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comunicato stampa

Impianto crematorio di Tavernelle, avviato l’iter per la richiesta di refendum abrogativo al sindaco di Ancona

3' di lettura

Venerdì 10 ottobre il Comitato spontaneo Aria Nostra – Ancona presenterà al Sindaco di Ancona formale richiesta per indire un referendum che miri ad abrogare la norma del Piano regolatore cimiteriale, introdotta con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 123/2007, che prevede la localizzazione dell’impianto di cremazione all’interno del cimitero di Tavernelle.

Questa ulteriore iniziativa si è resa necessaria in considerazione della incomprensibile ostinazione del Comune di Ancona a procedere con la realizzazione di un’industria insalubre di 1^ classe ( ovvero un inceneritore) all’interno del popoloso quartiere di Tavernelle. Il Sindaco di Ancona non ha inteso ascoltare 4196 cittadini residenti che hanno sottoscritto una petizione con cui chiedevano di ripensare (ovvero sospendere) la decisione assunta dal Consiglio Comunale a novembre 2024 con cui è stato dato l’avvio alla realizzazione dell’opera.

Il Comitato ha già provveduto ad inoltrare a tutti gli enti con cui si è già confrontato in audizione, ovvero all’Amministrazione Comunale, alla Regione, al Prefetto, alla Provincia, una richiesta di revoca in autotutela degli atti fin qui assunti. Ha, inoltre, formalmente informato il Ministero dell’Ambiente e della Salute e, nuovamente, il Prefetto, delle gravi criticità legate all’improvvido progetto della Giunta Silvetti.

Nonstante una recente sentenza del Consiglio di Stato ed autorevoli pareri scientifici contrari alla realizzazione di crematori nei centri abitati; nonostante sia stato ben dimostrato (cfr PIA1) che la città di Ancona non ha certo bisogno di nuove fonti emissive, ma, piuttosto, di ridurle; nonostante il vuoto normativo che insiste nella Regione Marche che, pur dando “tiepide” rassicurazioni, non ha - ancora- adottato un piano di coordinamento che disciplini compiutamente la materia; nonostante non siano state condotte approfondite indagini sulle conseguenze sanitarie e ambientali, necessarie in quanto l’impianto consiste in una industria insalubre di 1^ classe capace di liberare in atmosfera (nel raggio di 5 km) particelle carngerogene e persistenti; nonostante la prossimità al sito di abitazioni, scuole, polo universitario, parco pubblico, Parco del Conero (relativi terreni coltivati) e di un serbatoio di acqua potabile; nonostante sia stato evidenziato il grave danno economico che verrebbe arrecato alle famiglie proprietarie delle abitazioni del quartiere;

al fine di scongiurare eventuali maggiori danni – sanitari e ambientali - a carico della collettività cittadina tutta, stante l’intenzione più volte ribadita dal Comune di procedere alla realizzazione dell’impianto crematorio il Comitato Aria Nostra reputa indispensabile sottoporre alla cittadinanza, il quesito referendario concernente l’abrogazione della norma del Piano regolatore cimiteriale, approvato nel 2007 (quando le conoscenze su questo tipo di impianti erano sostanzialmente sconosciute), che prevede la localizzazione dell’impianto di cremazione all’interno del cimitero di Tavernelle.

Ovviamente rinnoviamo l’invito all’Amministrazione comunale a sospendere, ai sensi dell’art. 121 del d.lgs. n. 36/2023 e s.m.i., il/i contratto/i di appalto già stipulato/i per la realizzazione dell’impianto.




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 09-10-2025 alle 09:13 sul giornale del 10 ottobre 2025 - 179 letture






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