Il Presidente del Consiglio Comunale di Ancona al Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani: “Costruire la pace è il compito più alto della politica”
Il Presidente del Consiglio Comunale di Ancona Simone Pizzi ha rappresentato il Sindaco Daniele Silvetti e l’intera assise dorica al Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, svoltosi in Umbria alla vigilia della Marcia Perugia–Assisi, alla quale la città di Ancona prenderà parte domani.
Nel corso dell’incontro, il Presidente ha avuto modo di incontrare il Sindaco di Betlemme, Maher Nicola Canawati, con il quale ha condiviso riflessioni e impegni concreti sui temi della cooperazione, del dialogo tra i popoli e della tutela dei diritti umani.
Nel suo intervento, dal titolo “Pace e fraternità”, il Presidente del Consiglio ha richiamato figure e parole che hanno segnato la storia del pensiero politico e spirituale italiano, da Giorgio La Pira a Papa Leone XIV, da Francesco d’Assisi a Papa Francesco.
“Costruire la pace – ha detto – non significa soltanto spegnere i conflitti, ma edificare una fraternità che diventi giustizia, dialogo, fiducia reciproca. La pace non è mai un fatto astratto o distante: è pane, lavoro, casa, scuola, comunità che si prende cura.”
Richiamando la figura di San Francesco d’Assisi, che da Ancona partì per il suo viaggio verso l’Oriente, il Presidente ha sottolineato come la città dorica – “Porta d’Oriente” per storia e vocazione – custodisca nel suo stesso DNA un messaggio di incontro, apertura e dialogo tra popoli e culture.
“Ancona – ha ricordato – è città di mare e di pace, luogo di partenze e di approdi, simbolo di un Mediterraneo che può e deve tornare ad essere spazio di fraternità.”
Riprendendo le parole di La Pira, il Presidente ha ricordato che “la politica è la forma laica della speranza”, sottolineando come gli enti locali abbiano un ruolo decisivo nel tradurre questa speranza in azioni concrete.
“Ogni città, ogni amministrazione può essere un laboratorio di pace – ha aggiunto – nelle scelte ambientali, nei servizi che non lasciano indietro nessuno, nelle scuole che educano alla convivenza, nelle piazze che tornano a essere luoghi d’incontro e non di divisione.”
Nel concludere, ha rivolto un invito a coltivare la “grammatica del dialogo” come fondamento di una politica più umana e lungimirante:
“Non basta credere nella pace – ha affermato – bisogna prepararne i sentieri, uno per uno, con le mani e con il cuore.”
La partecipazione del Comune di Ancona al Coordinamento Nazionale e alla Marcia Perugia–Assisi rappresenta una testimonianza viva dell’impegno della città nel promuovere una cultura della pace e della fraternità, a partire dal livello locale per estendersi fino al dialogo internazionale.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 11-10-2025 alle 19:44 sul giornale del 13 ottobre 2025 - 97 letture
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