USB Lavoro Privato Ancona: "Esclusi senza motivo, ma non ci facciamo zittire!"

Lunedì 13 ottobre, le lavoratrici e i lavoratori della Conerobus hanno espresso chiaramente una richiesta: UNITÀ.

Un’unità reale, di chi lavora ogni giorno, non di chi fa accordi sopra le nostre teste.

E infatti, in quella stessa assemblea, abbiamo scritto e condiviso insieme un comunicato stampa unitario, chiedendo un incontro con i soci pubblici – Comune di Ancona e Regione Marche – per affrontare i problemi veri del trasporto pubblico locale.

Ma quando è arrivato il momento dell’incontro, USB Lavoro Privato Ancona è stata esclusa, senza alcuna spiegazione.

Un gesto grave, offensivo e antidemocratico, che calpesta la volontà dei lavoratori.

PERCHÉ CI HANNO ESCLUSO?

Forse perché USB non prende un euro dalle conciliazioni che siano iscritti o non iscritti,, mentre altri sindacati mettono le mani sul salario già misero dei lavoratori con tariffa minima di 50 euro spalle dei lavoratori?

Forse perché non abbiamo referenti politici, né nel centrodestra né nel centrosinistra, come si è visto chiaramente nella recente campagna elettorale regionale?

O forse perché siamo gli unici che lottano davvero, fino a denunciare Conerobus con un esposto alla Procura della Repubblica, per difendere la sicurezza e la dignità di chi lavora?

Forse perché, senza l’intervento forte e deciso di USB, non sarebbe mai arrivata la bozza della proposta di accordo sull’utilizzo dei Fondi di Solidarietà, e gli “esponenti” della cinquina sindacale sarebbero ancora lì a prendere appunti come scolari?

NOI NON CI FERMIAMO

Abbiamo già presentato una richiesta ufficiale di incontro al

Presidente della Regione Marche, al Sindaco di Ancona, al Presidente della Provincia e ai soci pubblici della Conerobus.

USB non si fa mettere ai margini. USB non si vende. USB non si piega.

Siamo e resteremo dalla parte dei lavoratori, senza interessi, senza padrini politici, senza paura.

USB LAVORO PRIVATO ANCONA

DALLA PARTE DI CHI LAVORA, NON DI CHI MERCANTEGGIA