Caso Longarini: il Comune ha dirittto ad essere risarcito

Il 10 ottobre i legali chiederanno la rinnovazione delle indagini.
In relazione alle notizie di stampa apparse sui quotidiani di oggi, l’Amministrazione comunale sottolinea che esistono due sentenze che ribadiscono la colpevolezza di Edoardo Longarini e rimandano a una pronuncia dei giudici sulla quantificazione del danno. Con la sentenza 378 del 2002 la Corte di Cassazione ha dichiarato che l’imprenditore anconetano ha commesso illeciti penali e di conseguenza, anche se gli illeciti sono oggi prescritti, ha riconosciuto il diritto del Comune di Ancona al risarcimento del danno.
Su questa base si è pronunciato il Tribunale civile di Ancona (con la sentenza 111/05), che ha accertato la responsabilità extracontrattuale di Longarini e quindi il “diritto soggettivo” del Comune di Ancona a essere risarcito.
Quest’ultima sentenza è un punto fermo, del quale però purtroppo i periti udinesi non hanno tenuto conto, nonostante le osservazioni dei difensori e del consulente di parte del Comune, qualificato esperto in materia di viabilità e trasporti.
La perizia non ha dato risposta puntuale ai quesiti affidati dal Tribunale, che tendevano a quantificare il danno causato dalle incompiute. A nessuno sfugge, a questo proposito, che Ancona è stata penalizzata per anni dal mancato completamento e dalla mancata realizzazione di essenziali opere infrastrutturali previste dal piano di ricostruzione.
Opere che, invece, l’Amministrazione comunale dopo la revoca della concessione ha portato a compimento in tempi brevi e con notevole risparmio di spesa rispetto ai prezzi di Longarini. Per questi motivi alla prossima udienza del 10 ottobre 2008 il Comune chiederà tramite i suoi legali la rinnovazione totale delle indagini. Da questa vicenda del Piano di ricostruzione e delle incompiute il Comune e l’intera collettività hanno subito anche un notevole danno d’immagine, di cui i periti non si sono occupati, poiché il Tribunale su questo si era pronunciato con approfondita motivazione, riconoscendo il diritto del Comune a essere risarcito, senza, per ora, esprimersi in termini di quantificazione dell’ammontare.
“Ricordo – afferma l’assessore Enrico Turchetti – che solo pochi mesi fa, a maggio, la Corte dei Conti del Lazio ha condannato Edoardo Longarini nonostante la perizia del Ctu, secondo cui egli era esente da qualsiasi responsabilità. Siamo certi che anche in questo caso la magistratura sarà attenta e in grado di valutare la vicenda”.
“Il giudizio politico su questa vicenda – conclude il sindaco Fabio Sturani – è già stato espresso dalla città e l’Amministrazione comunale ha fiducia nella magistratura. Voglio, inoltre, sottolineare con forza che la vicenda dell’ex Metro non ha nulla a che vedere con la causa di risarcimento del danno intentata dal Comune di Ancona sin dal 1995, dopo che il Tribunale, valutato il fondamento della richiesta risarcitoria, aveva concesso un sequestro conservativo per 40 miliardi di lire, tuttora depositati in titoli di Stato presso la Tesoreria comunale. La sistemazione del Metropolitan, della quale si discuterà a breve in Consiglio Comunale, è un problema che sta a cuore a tutti i cittadini, a prescindere dalla proprietà. Sia nel caso del Metro, sia nel caso delle controversie contro Longarini l’Amministrazione comunale ha sempre e unicamente tutelato l’interesse pubblico”.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 12-09-2008 alle 01:01 sul giornale del 12 settembre 2008 - 2406 letture