comunicato stampa
Nuova sede Provincia, stanziati in bilancio 6 milioni di euro

\"Nessun doppio filo lega il ritorno della Provincia di Ancona nella sua
sede storica di corso Stamira alla vendita del Savoia. Tanto è vero che per i
lavori di bonifica che prenderanno avvio nella primavera del 2009, sono già
stanziati in bilancio 6 milioni di euro. Del resto la sua alienazione non è mai
stata prevista e, anzi, questo intervento è contenuto nel nostro programma di
mandato\".
Così la presidente della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande risponde ai
dubbi sollevati dal gruppo consiliare del Pd del Comune di Ancona.
\"Sorprende - afferma la presidente - che un gruppo consiliare, benché
espressione politica sia del governo cittadino che di quello provinciale, si
proponga di decidere da solo le sorti di immobili la cui proprietà appartiene
ad altri livelli istituzionali. Certo non è questa la natura del dibattito che
avevo auspicato appena pochi giorni fa sulla riqualificazione urbana del centro
storico di Ancona. Speriamo che quanto prima, l\'intera città possa essere
coinvolta in questa discussione. Per quanto ci compete promuoveremo momenti di
confronto pubblici e a breve\".
\"Laddove difetta il confronto - aggiunge - la Provincia richiama alla
responsabilità di governo tutti coloro che vogliono dare un contributo, purché
ciò avvenga nel reciproco rispetto. Un esercizio che potrebbe già essere
intrapreso in occasione della prossima riunione del gruppo consiliare comunale
del Pd, visto che, come apprendo, fortunatamente non si sarebbe concluso\".
Ma la presidente entra nel merito anche delle sorti del Savoia e delle altre strutture scolastiche presenti nel suolo comunale: \"Ribadisco che la vendita del Savoia non avverrà, come da tempo previsto, prima del 2010 e le risorse ricavate saranno reinvestite in interventi di edilizia scolastica volti a razionalizzare e migliorare le strutture già esistenti, per offrire agli studenti e ai docenti le migliori condizioni di studio e insegnamento. Anche per quanto riguarda il Nautico e l\'Ipsia, vorrei far notare che con la riorganizzazione e i tagli operati dal governo in discussione in questi giorni, potrebbe uscire una scuola completamente cambiata nella propria fisionomia. Dunque, mi sembra saggio che ogni decisone in merito richieda quanto meno un quadro nazionale più definito e non fughe in avanti, se si vuole evitare il rischio di penalizzare ulteriormente la pubblica istruzione\".

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