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comunicato stampa
CNA: Basta indugi, il Governo agisca con determinazione

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\"Ogni giorno che passa, il quadro economico locale e nazionale diventa sempre più critico, con crescita sotto zero. Una situazione già di per sé delicata, alla quale si affianca il rischio del crack finanziario provocato da Wallstreet che sta intaccando il sistema bancario, compreso quello italiano. Si delinea quindi uno scenario che induce preoccupazione ed incertezza in tutti noi, per quanto riguarda le prospettive economiche, ancor di più in chi rappresenta il mondo della piccola impresa e dell’artigianato\".

Non vi alcun dubbio: la crisi, che ha un impatto mondiale, non è paragonabile né a quella del 1929 né a quella del 2001, richiede interventi e non inviti alla calma e a non farsi prendere dal panico. Questo è il momento di agire e solo interventi concreti e pratici possono riportare fiducia e prospettive. Ecco perché noi sollecitiamo con forza il Governo ad agire senza perdere tempo come ha fatto fino ad ora, salvo poi intervenire con un consiglio dei ministri straordinario per dare avvio ad un fondo centrale di garanzia. In realtà stiamo perdendo tempo, sia a livello nazionale sia a livello europeo.



Piuttosto che avanzare dichiarazioni sulla solidità delle banche per tranquillizzare imprese e risparmiatori, dobbiamo chiedere alla Bce la riduzione di un ulteriore mezzo punto del costo del denaro. Una scelta che è in grado di produrre effetti positivi sulle imprese che potranno così pensare di continuare la loro attività, mentre oggi pagano il denaro ad un costo eccessivo spesso senza ottenere neanche una linea di credito. In questo momento sono proprio le piccole imprese a soffrire di più il rapporto con le banche. Alla finanza creativa che ci ha portato fin qui, dobbiamo reagire con l’economia reale, la quale può svilupparsi se le imprese continuano ad operare e poter vendere prodotti o servizi.



Altro aspetto, altrettanto importante, è la possibilità di ridare fiducia ai consumi interni, pertanto detassare gli stipendi e le pensioni compensandoli con risparmi nella spesa pubblica. Infine, è urgente anche insistere sulla necessità di abbassare il costo del petrolio, che oggi sta raggiungendo valori più consoni al contesto economico; è inaccettabile, intollerabile e non plausibile che il Governo, per le sue competenze (entrate tramite accise) e per la sua azione verso i petrolieri non faccia ridurre significativamente le bollette energetiche ed il costo dei carburanti. Cerchiamo di essere pratici: smettiamo di chiacchierare, aiutiamo concretamente le imprese ed i cittadini a superare questo momento così drammatico.


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da Otello Gregorini
direttore CNA Provincia di Ancona