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comunicato stampa
Il mare Adriatico “ponte” anche del volontariato

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centro servizi volontariato
Nell’ambito del Programma europeo “Europe for Citizens”, dal 15 al 17 ottobre un gruppo di volontari croati in visita nelle Marche per studiare il “modello Csv” e l\'eccellenza del volontariato nella regione

Il volontariato delle Marche, fiore all\'occhiello della regione e numeri da primato in Italia, desta interesse anche oltre confine, per la precisione nell\'altra sponda dell\'Adriatico, e per la prima volta diventa anch\'esso oggetto di studio. Nell\'ambito di \"Europa per i cittadini - promozione di una cittadinanza attiva europea\" (\"Europe for citizens - Promotion of Active European Citizenship\"), programma della Comunità Europea che finanzia progetti di mobilità tra paesi membri con i Balcani, la Turchia e i paesi dell\'area Efta per favorire lo scambio di buone prassi e la conoscenza delle esperienze di eccellenza, il Centro Servizi Volontariato delle Marche si prepara ad accogliere una delegazione di operatori e volontari croati, che saranno in visita ad Ancona e dintorni, dal 15 al 17 ottobre, proprio per studiare e conoscere da vicino il funzionamento del Csv, l\'attività e l’impatto sociale delle associazioni nel territorio, l\'integrazione socio-sanitaria con il volontariato, la normativa italiana e regionale di settore.


\"Spalato-Ancona, dialogo interculturale attraverso il volontariato\", questo il titolo del progetto, è una sorta di gemellaggio tra realtà del non-profit croate e italiane, coordinato dalla capofila \"Udruga Mi\" (\"Associazione noi\", struttura di Spalato analoga al nostro Centri Servizi Volontariato), in collaborazione con il Csv delle Marche, e con il coinvolgimento di associazioni di volontariato croate e marchigiane. Mercoledì prossimo dunque, arriverà al porto di Ancona una delegazione guidata da Duska Milinkovic, operatrice di \"Mi\", insieme a 10 rappresentanti di associazioni di volontariato della zona di Spalato, accompagnati da una traduttrice e una giornalista di una Tv locale croata, che documenterà i momenti salienti della \"missione\" nel volontariato d\'oltre mare.


Per la tre giorni dei \"colleghi\" croati, lo staff del Csv, in collaborazione con le Autorità comunale e locali e alcune associazioni, ha preparato un programma molto denso di attività, in cui, a fianco delle occasioni formative sul volontariato, che occuperanno la gran parte del tempo (seminari, visite guidate presso associazioni che operano in vari settori e presso strutture di accoglienza....) non mancheranno momenti per apprezzare anche il patrimonio storico-artistico della città dorica e dintorni, dalle bellezze architettoniche ai musei.


Tra le tappe del tour di studio dei Croati nel volontariato locale ci saranno la Croce Gialla Ancona, il Centro socio-ricreativo per anziani L\'Incontro a Torrette, l\'Ama - associazione auto mutuo aiuto, il Ceis - Centro Italiano solidarietà, la Fanpia e l\'Ambalt, l\'Avulss, la Casa accoglienza Dilva Baroni a Colle Ameno, La Carovana, il Gasph di Falconara Marittima, il Seme di Senigallia con le strutture di accoglienza \"Il tetto\" e \"Le rondini\" e, non ultima, la sede operativa del Csv. Non mancherà anche una visita al Museo Tattile Omero, per la sua valenza unica di struttura con percorsi fruibili anche ai non vedenti.


\"Anche nel contesto europeo - commenta il presidente dell\'Avm - Csv Marche Enrico Marcolini - il volontariato può avere un ruolo e una funzione importante nei processi di pace e di sviluppo dei paesi. Non è un caso che la Commissione europea ha deciso di investire sulla società civile come uno dei fattori chiave nella strategia di allargamento, predisponendo anche appositi strumenti finanziari, che è importante far conoscere alle associazioni e in questo senso ci stiamo attivando. Questo piccolo progetto dunque - conclude Marcolini - ci auguriamo sia solo un punto di partenza per favorire la creazione di scambi e conoscenze che diventino permanenti tra le realtà non profit delle due sponde dell\'Adriatico\".


Il progetto, finanziato dalla Comunità Europea con un contributo di circa 15.000 euro, vivrà una seconda e ultima fase a Maggio 2009, quando a recarsi in Croazia sarà una delegazione di operatori del Csv e di volontari delle associazioni del territorio, per chiudere il cerchio della conoscenza rispetto al sistema normativo e alle esperienze del volontariato croato.



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