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comunicato stampa

Successo per CortoDorico

3' di lettura

Tutto esaurito al Teatro Sperimentale di Ancona per la prima finale di Corto Dorico 2008: quasi 500 persone hanno assistito per quasi tre ore alle proiezioni dei corti finalisti del Tema libero e alle premiazioni dei vincitori, partecipando in prima persona con l\'assegnazione del Premio del Pubblico. Gremita anche la Sala Conferenze di Palazzo Camerata, dove nel pomeriggio di ieri, sabato 6 dicembre, si è svolta la Tavola rotonda su “L\'immagine del migrante nel cinema” (vedi sintesi in allegato).

Durante la serata di sabato, ricordiamo che sono stati assegnati i seguenti premi. :: Premio “Corto Dorico” per il Miglior Cortometraggio a Tema libero (1.500 euro) a “Il Torneo” di Michel Alhaique, con la sguente motivazione, espressa dalla Giuria di qualità, composta da critico Marco Toscano, il regista Stefano Tummolini e l’attrice Lucia Mascino: «In considerazione della sensibilità dimostrata nel raccontare un breve spaccato di vita con emozionante realismo e padronanza tecnica ed espressiva»;

:: Premio “MARCHE” per il Miglior Cortometraggio marchigiano (€ 500 + targa), in collaborazione con la Mediateca delle Marche, a “Sotto il mio giardino” di Andrea Lodovichetti, con la seguente motivazione, espressa dal Comitato artistico di Corto Dorico, a cui la Mediateca ha delegato la scelta del vincitore per incompatibilità: «Per l\'abilità nel declinare un classico del cinema di tutti i tempi come \"La finestra sul cortile\", rileggendolo secondo il punto di vista dell\'infanzia e mantenendone intatta la freschezza dell\'ironia e la tensione originaria»; :: Premio del Pubblico a “L\'arbitro” di Paolo Zucca.

Sintesi della Tavola rotonda “L\'immagine del migrante al cinema”
Molti gli aspetti della questione toccati dai relatori nelle oltre due ore di dialogo: incalzati dal moderato Fabio Sandroni, vice-presidente della Mediateca delle Marche, Gabriele Sospiro, sociologo responsabile del settore Immgrazione dell\'Arci Ancona, ha rilevato la scarsa visibilità dei cineasti immigrati, a fronte di una migliore situazione in campo letterario, esprimendo la speranza che presto si trovi in equilibrio, venga valorizzato anche il cinema degli immigrati, augurandosi che esso non sia però solo cinema sui problemi degli immigrati, ma cinema tout court.

Ilir Qose, cittadino albanese collaboratore della Regione Marche e della cooperativa sociale Cooss Marche (attiva, fra le altre cose, nel campo dell\'accoglienza dei bambini migranti), ha presentato il progetto Coosla, finanziato dal Parlamento Europeo e indirizzato a superare i pregiudizi che colpiscono i migranti interni in Albania; Renato Novelli, professore di Sociologia all\'Università Politecnica delle Marche, ha denunciato l\'assenza di una sociologia dello straniero, a fronte di una dominante sociologia dell\'integrazione che non è in grado di spiegare problemi strutturali come quelli che hanno portato alcuni cittadini britannici di origine pakistana a compiere nei giorni scorsi la strage di Mumbai;

infine, Goffredo Fofi ha ricordato, oltre alla sua personale vicenda di nomade, la storia italiana delle migrazioni, sottolineando che sono ancora molti i nostri concittadini che migrano all\'interno e all\'esterno della nostra nazione, ma al contrario del cinema degli anni del boom, quello attuale non ha ancora descritto questo fenomeno, con la stessa efficacia con cui invece, sebbene in un altro ambito, Garrone è riuscito a descrivere la mafia, limitandosi a mostrarla, senza la retorica della denuncia, a cui ci porta il nostro provincialismo. Secondo Fofi, gli italiani devono sprovincializzarsi, rendendosi conto siamo ormai cittadini del mondo, migranti senza più una casa a cui tornare, potendoci sistemare ovunque nel villagio globale.

Il documentario per Fofi è uno dei generi più liberi che ci siano in questo momento, perché gli autori non devono necessariamente sottostare ai meccanismi commerciali della fiction e, anche se non sono distribuiti da casa di produzione, possono facilmente girare per mostrare le loro opere, trovando ospitalità in parrocchie e circoli. Molte le domande poste dall\'attento pubblico ai relatori, che hanno risposto ampliando e approfondendo la riflessione.


Questo è un comunicato stampa pubblicato il 08-12-2008 alle 01:01 sul giornale del 09 dicembre 2008 - 1303 letture