comunicato stampa
Qualità della vita, la provincia nella classifica di Italia Oggi

Una classifica, quella pubblicata ieri dal quotidiano finanziario, che mette in evidenza quest’anno un calo generalizzato del tenore di vita, particolarmente vistoso in aree tradizionalmente ben posizionate, nel nord ovest del Paese e un persistere di condizioni difficili nelle regioni del sud.
L’inchiesta prende in esame otto ambiti: affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi, tempo libero e tenore di vita e suddivide le province in quattro gruppi. Nel primo, nonostante la stagnazione economica, Ancona risulta mantenere i suoi livelli e anzi aumenta di quattro posizioni rientrando nella fascia 2, subito dopo Como e prima di Prato; nel secondo –l’ambiente- si attesta al 39° posto, perdendo tre punti rispetto al 2007 ma migliorando parecchio in alcuni comparti, come ad esempio il consumo idrico pro-capite, nel quale risale di ben dieci posizioni ed in quelle elettrico che vede la provincia al 23° posto, tre punti in più nel confronto col 2007.
Così pure nella concentrazione di biossido d’azoto, diminuita nel territorio provinciale di ben 17 punti.
Non altrettanto bene per la concentrazione di PM10, al piazzamento n.79 (era al 73 lo scorso anno) mentre si configurano positivamente la valutazione riguardo alla presenza di verde pubblico che vede Ancona al 22° posto, anche se arretra di quattro posizioni e sull’uso del trasporto pubblico che colloca la provincia ad alti livelli, al 15° posto (nel 2007 era al 16°). Sotto il profilo della sicurezza, da registrare un peggioramento, come peraltro parecchie province del centro-nord: Ancona passa infatti dal 61° al 36° posto alla voce generale “criminalità”, anche se si attesta nella seconda fascia delle quattro elaborate, sopravanzando province come Mantova, Sondrio, Venezia, Cremona, Trieste, Aosta, Modena e la “conterranea” Macerata con Bologna con la maglia nera, a fondo classifica. Ancona migliora il punteggio per quanto riguarda il disagio sociale, risalendo la classifica dall’89° al 79° posto ed in quello della popolazione, che le vede collocata al 66° posto (nel 2007 era al 69°).
Una curiosità: aumentano le famiglie numerose di 6 posizioni (dalla 51° alla 57°) mentre la presenza di immigrati fa balzare la provincia anconetana dal 49° al 57° posto. Ottimo piazzamento sul piano dei servizi: Ancona è infatti nel gruppo 1, all’8° posto, migliorata di due posizioni. Dando uno sguardo alle sottoclassifiche è al 10° per posti letto in ospedale, ad esempio, ed al 6° per servizi sanitari e ambientali. Valutazione più che soddisfacente anche per quanto concerne il tempo libero, che vede spiccare la provincia oltre che nel settore del fitness (n.1 in Italia), nel numero di strutture per il tempo libero (6° posto), numero di associazioni (19°) e librerie (23°). Quanto al tenore di vita, Ancona scivola di otto posizioni fino alla 64°, in un quadro nazionale di generale arretramento che la vede al 62° posto (nel 2007 era un gradino più su) sul piano della spesa mensile procapite per consumi.
“Un valutazione globale- quella che riguarda la nostra provincia- è il commento del sindaco di Ancona, Fabio Sturani- che possiamo definire più che soddisfacente e che in periodo particolarmente nero per l’economia nazionale e internazionale, premia gli sforzi sia delle pubbliche amministrazioni nell’ambito della tutela dell’ambiente e nel mantenimento e incremento dei servizi sia dei cittadini che –da parte loro- si stanno adoperando anch’essi per adottare comportamenti idonei alla salvaguardia dell’ambiente (con la riduzione dei consumi e l’uso del mezzo pubblico al posto del mezzo privato), al miglioramento del livello culturale ed alla cura della persona. Risultati che gratificano quanti operano non solo nel capoluogo, naturalmente ma in tutti i centri di questo territorio che sa guardare avanti”.

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