comunicato stampa
Frana, consegna dei primi certificati di abitabilità

La riunione si terrà alle 17,30 nella sede della seconda Circoscrizione, in via Scrima 19. Interverranno il sindaco di Ancona Fabio Sturani, l’ingegnere capo Gilberto Martinelli, il Presdiente della Seconda Circoscrizione Stefano Foresi, il Presidente della IV Circiscrizione Bruno Bilò. Saranno presenti inoltre il dirigente del Servizio Gestione edilizia del Comune di Ancona Giacomo Circelli, il dirigente del Servizio Alloggi Bruno Ulisse, il responsabile del sistema di monitoraggio della frana Stefano Cardellini.
Il rilascio dell’abitabilità è reso possibile dalla attivazione di un requisito fondamentale, quale il funzionamento del monitoraggio in tempo reale, attivo già ad Ancona nella fase superficiale e in via di attivazione nella fase profonda. “La consegna dei primi certificati di abitabilità – afferma il sindaco Fabio Sturani – è il passaggio conclusivo di questa lunghissima vicenda, che l’Amministrazione comunale di Ancona ha scelto con coraggio di affrontare nei termini della convivenza “controllata” con il rischio. In questo modo abbiamo scelto di non far morire un quartiere, ma, al contrario, di valorizzarlo, sia con una nuova identità urbanistica, sia favorendo chi desiderava restare a vivere a Posatora. E’ stata una sfida, che ci ha fatto affrontare situazioni nuove e, a tratti, lungo il percorso, anche complesse, ma che alla fine, oltre all’importantissimo risultato di restituire ai cittadini non solo l’abitabilità, ma un quartiere completamente rinnovato, ha dato al Comune di Ancona un know how d’eccellenza. Oggi raccogliamo i frutti di un progetto presentato nei più alti consessi scientifici mondiali di geologia, prima a Oslo e poi, nei giorni scorsi, a Tokyo, e oggetto di studio degli esperti, tanto che un consorzio europeo ha scelto di finanziarne in parte la prosecuzione e l’implementazione”.
Il progetto integrato di monitoraggio superficiale e profondo che il Comune sta mettendo in atto, dal 3 novembre è in funzione con il controllo 24 ore su 24 degli eventuali spostamenti di superficie e permette di attivare procedure di emergenza in caso di pericolo. Per il monitoraggio di profondità, che consentirà di segnalare i movimenti del terreno con due ore di anticipo, sono state avviate le procedure di affidamento dei lavori. Il sistema installato ad oggi controlla il territorio attraverso sette stazioni automatiche, posizionate vicino al perimetro della frana, programmate per raccogliere i dati rilevati da centocinquanta sensori che si trovano sulle abitazioni e su altre infrastrutture. Altri sensori, che funzionano come punti di riferimento dell\'intero sistema, sono stati posti al di fuori del perimetro. Sono attive inoltre ventisei antenne Gps sui fabbricati privati oggetto di monitoraggio. Questa rete di rilevamento automatico dei dati in tempo reale trasmette le informazioni attraverso un sistema di comunicazione a tecnologia WiFi standard Hiperlan e comunica direttamente con un centro di controllo in Comune attraverso una dorsale di stazioni radio W-Lan.
L\'attivazione del monitoraggio è prevista da una legge regionale del 2005 , in base alla quale il Comune deve garantire l\'acquisizione e l\'elaborazione in tempo reale dei dati, la predisposizione di un piano d\'emergenza con le misure di salvaguardia per la popolazione interessata, l\'allarme e la messa in salvo preventiva e l\'accertamento delle condizioni di stabilità per gli edifici per i quali è stata richiesta l\'agibilità. Per svolgere l\'attività di monitoraggio è stata organizzata una sala operativa in Comune in cui sono impegnati nove tecnici interni: un gruppo di lavoro, attivo 24 ore su 24, che ha anche il compito, in caso di registrazione di movimenti anomali, di allertare la Protezione civile per l\'eventuale attivazione dei piani di emergenza.

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