comunicato stampa
In scena il saggio degli allievi del teatro Stabile

Sul palco della Mole, gli studenti del secondo anno portano in scena, guidati dal docente Luigi Moretti (regista e attore), lo spettacolo Il viaggio, tratto dalle novelle “Boule de Suif” e “Mademoiselle Fifi” di Guy de Maupassant. Tre le recite: venerdì alle 21 e sabato alle 17,30 e alle 21, ingresso 5 euro.
I ragazzi in scena sono: Danilo Donizzelli, Gianluca Egidi, Maria Isabella Gentili, Gabriele Occhiodoro, Licia Canapeti, Andrea Sordoni, Donna Velia Giuffré, Paolo Grilli, Ylenia Pace, Valentina Impiglia, Andrea Mariani e Michele Argentini.
I cosumi sono di Stefania Cempini, l’allestimento scenico e le luci di Mauro Marasà, assistente corso Gianluca D’Ercole, assistente allestimento Elena Pascoli, organizzazione Annamaria Latilla.
Il saggio rappresenta la seconda tappa del percorso formativo che gli allievi dello Stabile delle Marche hanno intrapreso lo scorso anno. Durante la prima annualità si è lavorato principalmente sulla ludica, strumento ottimale per coinvolgere, divertire e avvicinare in modo giocoso e coinvolgente anche coloro che affrontavano la loro prima esperienza teatrale, per cui abbiamo privilegiato una via didattica che favorisse l’aggregazione del gruppo e la disinibizione. Quest’anno è stato affrontato il lavoro sul personaggio e di conseguenza tutte le tecniche relative alla sua costruzione, a partire dallo studio del testo, per poi rivolgere particolare attenzione al processo creativo e alla memoria emotiva, stadi attraverso i quali è stato possibile affrontare il concetto di realtà scenica. Il risultato del percorso è frutto di un grande lavoro individuale messo a servizio della coralità e delle relazioni fra i personaggi che danno vita al saggio di questo primo trimestre.
Il viaggio, ricrea il clima della guerra Franco-Prussiana, la neve e il freddo sembrano avvolgere il mondo.
La rabbia contro l’invasore, lo sconforto, gli affari e la speranza spingono alcuni cittadini francesi, molto diversi fra loro per spirito e ceto sociale, a partire per Le Havre, e forse imbarcarsi per l’Inghilterra. Con loro anche Elizabeth Rousset, detta Pallina, una prostituta tanto chiacchierata quanto generosa, che dimostrerà come è labile il confine fra pregiudizio, occorrenza e ipocrisia. Nello spettacolo la novella “Mademoiselle Fifi” si interseca con il testo di “Boule de Suif” come un fosco incubo nel quale Pallina sembra rifugiarsi nel tentativo di restituire un ordine alle cose, ma la realtà non sarà altro che la conferma dell’incapacità umana di sostenersi e soccorrersi reciprocamente, anche quando si è compagni di uno stesso viaggio e vittime di uno stesso dramma.

SHORT LINK:
https://vivere.me/ewEi