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comunicato stampa

Al via il progetto Io vivo qui (e la vedo così)

3' di lettura

scuola

Tre istituti scolastici, sessanta studenti, di cui molti immigrati di seconda generazione, dai 6 ai 18 anni coinvolti insieme alle famiglie, ai docenti e alle associazioni culturali del territorio.

Tutti insieme per capire come i giovani vedono la loro città e come possono diventare, attraverso l\'espressione artistica, attori principali del proprio territorio. E\' il progetto “Io vivo qui (e la vedo così)”, che da lunedì entrerà nel vivo con l\'inizio dei laboratori nelle scuole dell\'Istituto comprensivo “Ancona Archi Cittadella Sud” e che da marzo coinvolgerà anche le superiori. Una complessa iniziativa organizzata dall\'assessorato alla Cultura del Comune di Ancona, in collaborazione con l\'assessorato alla Pubblica Istruzione, che ha visto il riconoscimento del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali che ha finanziato l\'iniziativa con 150.000 euro attraverso il “Fondo per l\'inclusione sociale degli immigrati”.


Tre i diversi laboratori previsti che vedranno impegnati gli studenti per trenta ore e durante i quali verranno impegnati in un percorso di espressioni artistiche: lunedì 16 febbraio inizieranno i 29 bambini della scuola primaria “Leonardo Da Vinci”, mentre il 19 sarà la volta dei 26 alunni delle secondarie di primo grado “Podesti” e “Donatello”. A marzo sarà la volta degli istituti superiori “Volterra” e “Podesti” che verranno impegnati nella produzione audiovisiva con la realizzazione di un video-racconto. Ai più piccoli verranno insegnate tecniche di arti plastiche e visive mentre i ragazzi delle secondarie di primo grado saranno impegnati nell\'espressione attraverso la fotografia nel senso più ampio del termine.


Usciranno anche alla scoperta di Ancona e le produzioni artistiche che rappresenteranno la fine del loro percorso creativo, verranno esposti in vari luoghi della città a settembre con un evento che coinvolgerà luoghi e spazi anche inusuali. I lavori più significativi entreranno poi nelle sale del Museo della Città così come verrà concepito secondo il progetto più ampio del Museo Diffuso Urbano che, come spiega l\'assessore alla Cultura del Comune di Ancona Pierluigi Fontana “costituisce una opportunità forse irripetibile per la nostra città. Ancona, infatti, si trova a vivere per la prima volta nella sua storia, un periodo di normalità avendo superato la gestione delle tante emergenze che si sono succedute negli ultimi decenni (ricostruzione post bellica, terremoto, frana e incompiute) e può quindi utilizzare le risorse di cui dispone per riflettere su stessa, sul proprio ruolo, sul proprio futuro. A partire da questo assunto si è voluto elaborare un progetto dal valore strategico che discutesse con la città le sue associazioni e i suoi uomini il significato della sua storia e anche la sua identità. Non si intende per identità qualche cosa di definito che intende escludere nuove possibilità di cittadinanza ma come qualche cosa di dinamico che rispecchia la città del presente e del futuro”.


“Il progetto vuole costituire una rete tra le più importanti emergenze architettoniche, i contenitori culturali ed i musei, intendendoli non solo come luoghi di conservazione ma come \'centri di interpretazione del territorio\'. Un ruolo fondamentale per questo progetto dovrà essere svolto dalle circoscrizioni e dai quartieri, in considerazione del policentrismo di Ancona. Per queste finalità sono stati captati oltre 1.200.000 euro in finanziamenti tra contributi privati, ministeriali e risorse del Comune”.



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Questo è un comunicato stampa pubblicato il 14-02-2009 alle 14:38 sul giornale del 14 febbraio 2009 - 1208 letture