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Co-pianificare nell\'area vasta: un incontro in Rettorato

giancarlo sagramola 2' di lettura Ancona 06/03/2009 - Un’ampia rappresentanza dei Comuni dell’area vasta ha partecipato ieri mattina al Rettorato dell’Università Politecnica delle Marche all’incontro promosso dalle Amministrazioni provinciale e comunale di Ancona nell’ambito del processo di partecipazione e copianificazione per la redazione del Documento programmatico per il nuovo Piano urbanistico di Ancona.

Una tappa importante, quella di oggi, che evidenzia il ruolo svolto dai Comuni per l’avvio di un processo di coordinamento degli interventi pianificatori: “non soltanto un momento conoscitivo – ha sottolineato l’assessore provinciale al Governo e alla Pianificazione sostenibile del Territorio Giancarlo Sagramola- ma l’inizio di un processo che porterà alla costituzione di una piattaforma territoriale per promuovere lo sviluppo e la competitività dell’intera area. Una piattaforma nella quale ciascun Comune potrà riconoscersi rispetto ai propri obiettivi”.


Il Documento programmatico per il Piano urbanistico del capoluogo, in fase di ultimazione, è il risultato di un ampio processo partecipativo avviato nella primavera del 2007 attraverso decine di assemblee pubbliche, focus group, interviste ed altre modalità ed approda ora al livello finale che è quello della concertazione con i Comuni dell’area vasta. Nell’iIlustrarlo agli intervenuti- alla presenza dei dirigenti del settore della Provincia e del Comune, ingegneri Roberto Renzi e Sauro Moglie- l’esperto urbanista del Comune di Ancona, Carlo Gasparrini, ha delineato il percorso seguito e illustrato le ragioni alla base del nuovo Piano urbanistico, ragioni da ricondursi alle profonde trasformazioni che hanno modificato l’assetto del capoluogo negli ultimi anni e la necessità di innovare gli strumenti urbanistici, adeguando di conseguenza le procedure.


Quattro gli obiettivi strategici sottoposti ai partecipanti: riguardano le infrastrutture (“Ancona città-snodo, interconnessa e competitiva”); le politiche abitative (“Ancona città abitabile, accessibile e policentrica”); la sostenibilità ambientale (“Ancona città sostenibile”) e infine l’identità culturale e turistica della città (“Ancona città identitaria e bella”). Ma, come lo stesso Gasparrini ha ricordato, il Piano urbanistico di una città capoluogo deve vedere coinvolti nella sua stesura sia i cittadini, sia gli altri Comuni dell’area vasta; la Provincia–cui compete il ruolo di promozione della partecipazione e della copianificazione- e la Regione, date le forti connessioni esistenti sul territorio.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 06-03-2009 alle 16:12 sul giornale del 06 marzo 2009 - 1234 letture

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