comunicato stampa
Co-pianificare nell\'area vasta: un incontro in Rettorato

Una tappa importante, quella di oggi, che evidenzia il ruolo svolto dai Comuni per l’avvio di un processo di coordinamento degli interventi pianificatori: “non soltanto un momento conoscitivo – ha sottolineato l’assessore provinciale al Governo e alla Pianificazione sostenibile del Territorio Giancarlo Sagramola- ma l’inizio di un processo che porterà alla costituzione di una piattaforma territoriale per promuovere lo sviluppo e la competitività dell’intera area. Una piattaforma nella quale ciascun Comune potrà riconoscersi rispetto ai propri obiettivi”.
Il Documento programmatico per il Piano urbanistico del capoluogo, in fase di ultimazione, è il risultato di un ampio processo partecipativo avviato nella primavera del 2007 attraverso decine di assemblee pubbliche, focus group, interviste ed altre modalità ed approda ora al livello finale che è quello della concertazione con i Comuni dell’area vasta.
Nell’iIlustrarlo agli intervenuti- alla presenza dei dirigenti del settore della Provincia e del Comune, ingegneri Roberto Renzi e Sauro Moglie- l’esperto urbanista del Comune di Ancona, Carlo Gasparrini, ha delineato il percorso seguito e illustrato le ragioni alla base del nuovo Piano urbanistico, ragioni da ricondursi alle profonde trasformazioni che hanno modificato l’assetto del capoluogo negli ultimi anni e la necessità di innovare gli strumenti urbanistici, adeguando di conseguenza le procedure.
Quattro gli obiettivi strategici sottoposti ai partecipanti: riguardano le infrastrutture (“Ancona città-snodo, interconnessa e competitiva”); le politiche abitative (“Ancona città abitabile, accessibile e policentrica”); la sostenibilità ambientale (“Ancona città sostenibile”) e infine l’identità culturale e turistica della città (“Ancona città identitaria e bella”). Ma, come lo stesso Gasparrini ha ricordato, il Piano urbanistico di una città capoluogo deve vedere coinvolti nella sua stesura sia i cittadini, sia gli altri Comuni dell’area vasta; la Provincia–cui compete il ruolo di promozione della partecipazione e della copianificazione- e la Regione, date le forti connessioni esistenti sul territorio.

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