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Inaugurato in Brasile il Centro Polifunzionale \'Claudio Venanzi\'

2' di lettura Ancona 03/04/2009 - Quando le promesse non sono vane, le parole diventano fatti. A Queimads, stato di Bahia, Brasile, zona denominata “triangolo della fame” oggi esiste una scuola materna “Marco Picciaiola”, un Centro Polifunzionale “Claudio Venanzi”, un Villaggio Marche Italia. Grazie alla Cna, alla Regione Marche e al Centro Missionario di Osimo che ormai da qualche anno collaborano insieme per creare strutture utili a migliorare le condizioni di vita.

La scuola materna “Marco Picciaiola” è il primo contributo che la Cna ha dato, oggi ospita 75 bambini e presto sarà in grado di ampliare la sua attività per fungere anche da scuola elementare. Renato Picciaiola (la scuola porta il nome del figlio, venuto a mancare nove anni fa), presidente provinciale Cna, è in questi giorni in Brasile, insieme ad una delegazione composta da tutti i protagonisti di questa meravigliosa opera accompagnati da una troupe di Etv Ancona. “Siamo stati accolti con grande entusiasmo e calore – ci racconta telefonicamente, con la voce commossa – e addirittura avevano allestito striscioni in onore della Cna”.



La delegazione ha poi provveduto ad inaugurare il Villaggio Marche Italia, progetto che vede la fattiva collaborazione anche della Regione Marche, e che consiste in un luogo dove sono sorti alloggi abitativi costruiti da squadre di muratori, idraulici, falegnami locali ai quali è stato insegnato un mestiere. Infine è stato inaugurato anche il Centro Polifunzionale intitolato alla memoria di Claudio Venanzi, funzionario della Cna scomparso nel 2007. Si tratta di un ampio spazio nel quale i ragazzi e le ragazze diversamente abili possono svolgere attività di ricreazione, fisioterapeutiche, riabilitative e motorie.



Un complesso con vari locali per un totale di 150 metri quadrati, sorto accanto alla scuola per diversamente abili “Tina Colosi” divenuta negli anni troppo angusta per ospitare le crescenti esigenze della popolazione locale. “E’ stata forte l’emozione quando nel salone ho scoperto la targa posta sotto la foto di Claudio – scrive Renato Picciaiola dal Brasile – così come è stata forte quando io e mia moglie siamo stati accolti con tanto affetto nella scuola che porta il nome di nostro figlio Marco. Potrebbe essere questo il mio canto del cigno, in quanto dopo il mese di ottobre finirà la mia esperienza alla guida dell’associazione Cna. Spero di aver lasciato traccia, di aver fatto capire, a chi mi sostituirà, quando sia importante, per un’associazione come la Cna, essere in prima fila in iniziative come queste”.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 03-04-2009 alle 17:39 sul giornale del 03 aprile 2009 - 1370 letture

In questo articolo si parla di attualità, cna





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