Dibattito sui diritti politici: in campo scende la resistenza per il Comunismo

I diritti politici sono sotto attacco, mobilitiamoci per difenderli.
Contrastiamo
la repressione. Difendiamo i diritti conquistati con
la Resistenza. Libertà per i comunisti”
Processo ad Ancona contro
comunisti di P-CARC (Partito dei
comitati di Appoggio alla Resistenza per il
Comunismo) e ASP (Associazione
Solidarietà Proletaria).
Il 2 Luglio presso
il tribunale di Ancona ci sarà la
prima udienza del processo contro compagni
di P-CARC e ASP accusati di aver
definito il giudice Giovagnoli “Novello
Torquemada”.
Di fatti Giovagnoli è noto
per aver aperto numerose inchieste
contro comunisti, anarchici, studenti, no
global ed in genere oppositori
politici. Giovagnoli nelle sue accuse ha fatto
un largo uso dell’articolo
270 bis, reato istituito nel periodo fascista
appositamente per colpire
gli oppositori del Regime. Con questo stesso
articolo è stato
orchestrato un procedimento penale contro compagni
del P-CARC e dell’
ASP.
Nella mobilitazione vittoriosa (il procedimento non
ha avuto luogo a
procedere) migliaia di lavoratori, sinceri democratici, e
comunisti hanno
preso posizione contro Giovagnoli e la sua repressione ed
hanno portato
solidarietà ai compagni inquisiti. Giovagnoli ed i suoi amici
hanno mal
sopportato questa sconfitta politica e sono ricorsi alla nuova accusa
di
diffamazione. Con questa accusa verranno processati due compagni di P-CARC e
ASP il 2 Luglio.
Il contesto generale
Questa azione repressiva si inquadra
nel
contesto generale di attacco ai diritti politici e civili conquistati con
la
resistenza. Con il pacchetto sicurezza, si approvano norme discriminatorie
e
repressive su base razziale. Con i lager CIE (uno di questi lager
vorrebbero
costruirlo a Falconara) e con i respingimenti dei rifugiati
politici si violano
i diritti umani fondamentali. La censura colpisce le voci
del dissenso (l’
episodio di Vauro ne è un esempio).
Gli sgomberi di spazi popolari autogestiti puntano a chiudere i luoghi di aggregazione critica ed autonoma. Parallelamente si lanciano campagne revisioniste volte a riabilitare il fascismo e denigrare la Resistenza. In totale disprezzo della Costituzione, gruppi e organizzazioni fasciste sono lasciate libere di operare il loro sporco lavoro; anzi, spesso accade che chi contesta parate neofasciste venga caricato o denunciato, come successo ad Ancona qualche settimana fa. Noi pensiamo che ci si debba mobilitare per difendere i diritti conquistati con la Resistenza.
Per questo
saremo in piazza ad Ancona
il 2 Luglio.
Su questo discuteremo il 22 Giugno.
Sono invitati a partecipare e prendere la parola: militanti di partiti, collettivi o organizzazioni antifasciste, cittadini democratici e quanti sentano la necessità di contrastare la repressione e difendere i diritti conquistati dalla Resistenza.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 19-06-2009 alle 16:38 sul giornale del 19 giugno 2009 - 1081 letture