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comunicato stampa

Poliambulatorio, Lancisi, Salesi e Montagnola: la Regione li mette in vendita

2' di lettura

Pietro Marcolini

“Nessun ospedale verrà chiuso prima della realizzazione delle nuove strutture sanitarie”.

Lo precisa l’assessore al bilancio Pietro Marcolini per fare chiarezza in merito ad alcune notizie e dichiarazioni diffuse in questi giorni dai quotidiani locali dopo l’approvazione dell’assestamento di bilancio. L’art.35 dell’assestamento disciplina infatti l’alienazione dei beni immobili delle aziende sanitarie e dell’Inrca. Nel provvedimento sono indicati beni che nel corso dei prossimi anni in base al programma degli investimenti della Regione non saranno più utili: il vecchio ospedale di Jesi, il Poliambulatorio di Ancona, l’ospedale di Fermo, il Lancisi, il Salesi, l’ospedale della Montagnola di Ancona, l’ex Ospedaletto dei bambini di Fano, l’ospedale di San Benvenuto e Rocco di Osimo. Il ricavato dell’alienazione è destinato alla copertura del fondo regionale per il finanziamento del servizio sanitario regionale.


“Le alienazioni – spiega ancora Marcolini – rientrano nel piano degli investimenti della Regione che prevede tre fasi: la prima con risorse per 110 milioni di euro di cui 20 milioni regionali, la seconda a medio termine per 240 milioni di euro, la terza a lungo termine per oltre 500 milioni di euro. Confrontando il piano delle alienazioni con quello degli investimenti è garantito che nessuna delle realtà coinvolte riceverà minori risorse rispetto a quanto avranno concesso. Soprattutto, mi sembra del tutto ovvio ma lo ripeto per sicurezza a chi avesse ancora dubbi, nessuna comunità durante la realizzazione dei nuovi investimenti conoscerà l’interruzione dei servizi sanitari. L’unica struttura vuota attualmente è il Lancisi. Nei giorni scorsi sono ripresi i contatti con il Comune di Ancona per aggiornare il quadro urbanistico- territoriale della città. Per il Lancisi viene confermato l’accordo già stipulato circa la “clausola sociale” che prevede che una quota dei nuovi edifici che sorgeranno nell’area dovrà essere destinata ad alloggi per giovani coppie e in affitto per le categorie fragili”.


Entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge di assestamento di bilancio le aziende sanitarie coinvolte dovranno avviare le procedure di vendita ed iscrivere nel proprio bilancio, a titolo di anticipazione del ricavato delle alienazioni, il corrispondente debito verso l’amministrazione regionale pari al valore residuo contabile dei beni immobili.



Pietro Marcolini

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 24-07-2009 alle 17:02 sul giornale del 24 luglio 2009 - 1678 letture