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Zinni: i primi cento giorni di Gramillano peggio degli ultimi cento di Sturani

2' di lettura Ancona 10/10/2009 - I primi cento giorni del sindaco Gramillano sono stati peggio degli ultimi cento di Sturani. Da un punto di vista politico i malesseri del centrosinistra anconetano sono aumentati: tanti partiti, poche poltrone a disposizione, divergenze programmatiche su tutto.

Favia che vuole egemonizzare la cultura, Gramillano e soci del PD che non rispettano gli accordi elettorali, i partiti minori che scalpitano con possibili acquisti da calcio mercato fra gli stessi, il PD lacerato da varie correnti, l\'On. Duca che bussa ogni giorno per entrare dalla finestra in maggioranza. Insomma il peggio della partitocrazia prima repubblica.

Da un punto di vista istituzionale le gaffe sono gravissime: un assessore in pectore, Belligoni, indagato e licenziato in fretta e furia, un altro assessore, la Panzini, che lavora praticamente solo con i Comuni e la Provincia oggetto di esposto alla Corte dei Conti, le nomine nelle società partecipate del Comune promesse e non date al PDL, principale forza politica della città, come minoranza consiliare per controllare la maggioranza.

Da un punto di vista amministrativo, tutti i settori sono statici e precari: la sicurezza e la polizia municipale che non vengono affrontati come questioni, gli asili nido fermi a cinque anni fa, il nuovo prg imbalsamato, l\'edilizia privata bloccata, la grande viabilità non discussa seriamente, il degrado che avanza, i residenti senza parcheggi, i commercianti senza risposte, ecc. In ogni versante il Sindaco non ce la fa nemmeno a decidere l\'ordine dei lavori della sua agenda... dove arriveremo?

I vizi di Gramillano sono quelli dei suoi capi: Ranci è indagato e ancora pontifica sulla città a nome del PD. Da vergognarsi. Ma il PD oggi chi è? Non si capisce più chi gestisce questo partito, baricentro del centro sinistra locale. Le sinistre estreme sono divise fra chi vuole accostare a Gramillano e chi vuole bocciare contro l\'amministrazione. Il centro non esiste più in questa città se non nell\'UDC.

La crisi di governance iniziata con Sturani è all\'apice. La città rischia il tracollo, ci vuole una nuova classe dirigente forte per guidarci fuori dall\'immobilismo. Ma ci vogliono di nuovo le elezioni comunali, che costano. Ma che decidono anche le volontà popolari. Gramillano si prenda altri cento giorni, dopodiché se non riesca si dimetta. Ci guadagnerà Ancona.
E anche lui, in salute!





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 10-10-2009 alle 19:28 sul giornale del 12 ottobre 2009 - 1149 letture

In questo articolo si parla di politica, ancona, popolo della libertà, Popolo delle Libertà, giovanni zinni





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