SEI IN > VIVERE ANCONA > POLITICA
Exit strategy: conferenza economica del PD per uscire dalla crisi
5' di lettura

Si è svolta sabato mattina ad Ancona la Seconda Conferenza Economica del PD della provincia di Ancona dal titolo “Exit strategy. Le proposte del Partito democratico per una via d’uscita dalla crisi”. La conferenza è stata aperta dalla relazione introduttiva del Segretario provinciale Emanuele Lodolini e dalle relazioni tematiche di Stefano Fassina della Segreteria nazionale del PD e del prof. Carlo Carboni.
Dopo le relazioni gli interventi programmati di Marco Manzotti (Cgil), Paolo Santini (Cisl), Otello Gregorini (Cna), Gilberto Gasperoni (Confartigianato), Mauro Angelini (Legacoop), Nevio Lavagnoli (Cia), Maurizio Monnati (Coldiretti) e Lino Secchi (Confservizi) che hanno preceduto l’intervento conclusivo del Segretario regionale Sen. Palmiro Ucchielli.
“Con questa iniziativa – ha detto il Segretario provinciale Lodolini durante la sua relazione introduttiva – vogliamo confermare il nostro impegno per contrastare gli effetti della crisi sul piano dello sviluppo locale e la nostra vicinanza alle persone e alle imprese per le conseguenze della recessione. Quando parlo di lavoro, o meglio di lavori, intendo dire lavoratori e impresa a cominciare dalla piccola e media impresa. L’impegno che il PD si assume è “riscopre l\'idea di futuro”, cioè proiettare verso il futuro una cultura tipica della nostra storia, fatta di etica del lavoro, di un’idea di sviluppo in cui al centro c’è la crescita economica e la qualità della vita. Riscoprire l’idea di futuro è tirare fuori le giovani generazioni da una condizione di precarietà diffusa. Riscoprire l’idea di futuro è promuovere una riconversione produttiva in nuovi settori strategici. Pensiamo innanzitutto alla “green economy” ed alle sue potenzialità. Considerare quindi le politiche ambientali come volano di un nuovo sviluppo economico. Lo dico pensando alla nostra provincia. L\'unica Provincia marchigiana esportatrice di energia elettrica (produce l\'82% dell\'energia prodotta dall\'intera regione e ne esporta il 13%) e realtà sulla quale pendono progetti come quello di due nuove centrali turbogas alla raffineria Api di Falconara o quello più recente della Edison a Corinaldo, per non parlare dei 2 rigassificatori di fronte alla costa della provincia di Ancona”.
“Il Premier continua a fare propaganda. Come documentato dall’Associazione Costruttori, nel triennio 2010-2012 è prevista una contrazione del 15% degli investimenti pubblici, in una fase in cui avrebbero potuto dare un contributo rilevante ad attutire gli effetto della crisi su lavoratori e imprese”. Così Stefano Fassina, responsabile Economia/Lavoro della segreteria nazionale del Pd. “L’Italia – per Fassina – ha retto finora grazie al senso di responsabilità di lavoratori e imprese e al ruolo delle Regioni come si è visto nelle Marche grazie al Presidente Spacca. Berlusconi le mani in tasca agli italiani le mette con l’Eni e l’aumento della benzina e del gas, l’Enel con l’aumento dell’elettricità, la società Autostrade con l’aumento dei pedaggi, le ferrovie dello Stato con l’aumento dei biglietti e l’Alitalia con l’aumento delle tariffe aeree. Purtroppo, lo scenario davanti a noi rimane irto di difficoltà e l’occupazione diminuirà ancora”. “E’ necessario mettere sotto controllo la spesa per acquisti di beni e servizi, riavviare la lotta all’evasione e finanziare il sostegno ai 300 mila disoccupati senza nulla e le garanzie al credito alle piccole e medie imprese”.
Per il prof. Carlo Carboni si può “uscire da questa crisi nel modo migliore possibile, mantenendo intatto quell’equilibrio invidiabile, tra crescita economica e qualità della vita, che le Marche hanno raggiunto in questi anni di governo di centrosinistra. C’è necessità di fertilizzare i nostri territori di professionalità e dar vita ad un’economia a più motori e più colori. E’ necessario sostenere l’impresa e il lavoro nelle loro azioni positive di ripresa, ma è anche necessario diversificare, sostenendo l’imprenditorialità culturale dei saperi, delle professioni, dell’energia e dell’ambiente. Occorre una ripresa e un exit strategy che creino occupazione e nuova occupazione. Siamo per alleggerire le tasse su imprese e lavoro soprattutto quando gli sgravi si applicano a loro azioni positive. Finanziarizzazione dell’industria dei saperi, dell’ambiente e della cultura come novità in grado di valorizzare il modello cercando di armonizzare status e comportamenti sociali e domanda di mercato (lavoro, consumi). Sostegno alle imprese (credito) e alla resistenza del lavoro (formazione). Riconoscere il merito che necessariamente deve essere accompagnato da politiche di inclusione sociale. Difesa delle fasce deboli del lavoro e familiari. Ricostruire uno spazio pubblico: un modello per i nuovi servizi: potremmo non essere lontani. Efficienza, appropriatezza ed economicità. Promozione e salvaguardia di criteri di efficienza, appropriatezza ed economicità soprattutto a partire dal settore pubblico, in particolare nell’erogazione dei servizi a cittadini, famiglie ed imprese, sviluppando anche la collaborazione tra soggetti pubblici e privati nei servizi di pubblica utilità”.
Il leader del PD Marche Palmiro Ucchielli ha attaccato sul mantra “meno tasse\" di Berlusconi & Tremonti: “E’ una leggenda metropolitana che si pagano meno tasse nel Paese. Con il governo Berlusconi le tasse sono aumentate. Nelle Marche sono diminuite invece: tasse regionali da addizionali IRPEF e IRAP ridotte nel complesso di -76 milioni di euro, con un calo di -47%. La pressione fiscale Marche scesa sotto la media delle Regioni. Due marchigiani su tre (68%) non hanno mai pagato l’ addizionale regionale IRPEF, a conferma dell’equità sociale della politica fiscale della Regione. Azzeramento dell’addizionale Irap regionale legato all’occupazione ed altre esenzioni settoriali.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 23-01-2010 alle 16:52 sul giornale del 25 gennaio 2010 - 1228 letture