Case popolari Ancona: Cna condivide il progetto del Comune

La CNA di Ancona ha appreso con grande soddisfazione la notizia apparsa nei giorni scorsi sulla stampa, riguardo il progetto dell\'amministrazione comunale di Ancona di acquistare sul mercato 60 alloggi già realizzati, anziché costruirne di nuovi.
Peraltro gli unici altri casi in Italia di cui siamo a conoscenza, riguardano alcuni comuni del Veneto. Nelle Marche dunque si tratterebbe di una \"prima assoluta\". \"Si tratta - commenta Fosco Curzi responsabile provinciale Cna Costruzioni - di una iniziativa sicuramente lodevole, della quale la Cna Costruzioni rivendica la paternità, avendo già presentato richiesta in tal senso in almeno quattro tavoli regionali settoriali fin dal 2008\".
\"Lodevole - continua Curzi - innanzi tutto per le motivazioni addotte dal sindaco Gramillano: ossia si può dare una risposta immediata alle molte famiglie in lista di attesa ed in secondo luogo, si evitano non solo gli inevitabili tempi della costruzione, ma anche eventuali contenziosi successivi\".
\"A queste motivazioni - aggiunge Lucia Trenta segretaria della Cna di Ancona - se ne aggiungono altre altrettanto importanti: innanzi tutto il Comune può risparmiare denaro, in quanto ora il costo degli immobili è sicuramente sceso a causa della crisi, che ha immesso sul mercato numerosi alloggi che sono rimasti in gran parte invenduti. Inoltre, acquistando direttamente dalle imprese che hanno a disposizione alloggi invenduti, si può aiutare le imprese stesse a fronteggiare un momento particolarmente delicato per loro, se non addirittura drammatico, laddove sono stati fatti investimenti ingenti. In questo modo si potrà garantire la prosecuzione delle attività dell\'edilizia e la tenuta dell\'occupazione in questo settore. Da ultimo, ma non per ordine di importanza, occorre aggiungere una considerazione squisitamente ambientale: acquistando immobili già costruiti si eviterebbe di consumare altro territorio, questione quanto mai attuale\".
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 22-02-2010 alle 18:01 sul giornale del 23 febbraio 2010 - 807 letture