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comunicato stampa

La montagna e le aree interne come territori strategici, le proposte del PD

4' di lettura

emanuele lodolini

Resoconto Conferenza “La montagna e le aree interne come territori strategici per il futuro delle Marche”. Le proposte del Partito Democratico.

Si è svolta sabato 27 febbraio 2010 a Sassoferrato la conferenza promossa dal Partito Democratico delle Marche e della provincia di Ancona, dal titolo “La montagna e le aree interne come territori strategici per il futuro delle Marche”. A coordinare i lavori Emanuele LODOLINI, Segretario provinciale Pd, e Andrea Fratini, Segretario PD Sassoferrato. Dopo i saluti del Sindaco di Sassoferrato Ugo PESCIARELLI e del Vice Presidente della Provincia di Ancona Giancarlo SAGRAMOLA, Fabrizio GIULIANI, Commissario CM Esino Frasassi, ha svolto una relazione introduttiva cui hanno fatto seguito gli intereventi di Michele MAIANI, Commissario CM del Montefeltro – Carpegna, Mirco BREGA, Sindaco Montecarotto (AN), Daniele TAGLIOLINI, Sindaco Peglio (PU). Le conclusioni sono state svolte dal sen. Palmiro UCCHIELLI, Segretario regionale PD Marche.



I territori interni, rurali e montani, fino a ieri considerati marginali hanno un rilevante “potenziale di crescita” ancora da scoprire, un potenziale che però si esaurirebbe in fretta se il modello di crescita replicasse quello passato ed invece si devono garantire:

· la produzione, il risparmio, l’organizzazione di risorse rare come aria, acqua, suolo;

· la produzione di energia da fonti rinnovabili: biomasse, idroelettrico, eolico, solare, fotovoltaico; · la cattura della CO2 (Kyoto);

· le aree climaticamente sempre più privilegiate dato il surriscaldamento e l’inquinamento; ovvero le risorse strategiche dell’Italia dei prossimi cinquanta anni.



Nelle Marche possiamo aprire una nuova pagina della storia delle aree interne rurali e montane, che rigetti con forza il tentativo di aprire la strada all\'esproprio delle nostre risorse naturali: suolo, aria, acqua, boschi. Oggi più che mai vista la portata dell\'offensiva contro le autonomie locali che ha ragiunto livelli inauditi. La Finanziaria 2010 è uno dei punti più bassi raggiunti da una maggioranza governativa PDL Lega che vuol apparire difensore di uno Stato etico e moralizzatore tagliando enti locali, consiglieri e assessori comunali in nome dell\'eetica e del risparmio e si dimentica sistematicamente di operare nella stessa direzione, e nella stessa misura, sullo Stato stesso (organi,parastato, mariuoli). Dobbiamo “lasciaere le trincee e tornare all\'attacco”, una rinnovata stagione dell\'Autonomia e non del falso, iniquo, pericoloso, finto federalismo parasciossionista predicato molto e praticato poco dal governo. Il Partito Democratico propone invece un nuovo sistema di governo del territorio e il sostegno alle gestioni associate di servizi e funzioni nei Comuni montani.



Vogliamo difendere i servizi e della capacità di investimento dei piccoli Comuni, attraverso il Fondo della montagna e adeguate forme di perequazione; serve una nuova strategia di utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili e valorizzi le risorse della montagna; è fondamentale sostenere l\'agricoltura di montagna e valorizzare le produzioni tipiche. Nel programma del Centrosinistra riformista ci sono alcune parole chiave, green economy, innovazione, diversificazione, energie rinnovabili, ambiente, paesaggio, qualità della vita, tutto questo non potrà essere realizzato senza, tanto meno contro, le aree interne. Anzi lì è il luogo privilegiato per sperimentare e sviluppare molte delle politiche racchiuse nelle parole chiave.



Allora servono pochi, chiari e precisi provvedimenti:

1. fare delle Comunità locali e delle Comunità Montane l\'Ambito Territoriale Ottimale per la gestione dei servizi, tutti! o la gran parte;

2. riattivare, in maniera decisa e consistente, la virtuosa LR46/92 per “fare” centinaia di piccole e medie opere pubbliche, vera linfa vitale per i nostri professinisti, le mostre ditte edili, i nostri artigiani;

3. predisporre un vero piano straordinario urgente di manutenzione del territorio, in particolare per la difesa dai dissesti idrogeologici, attraverso gli strumenti legislativi e di concertazione usati per il sisma del 1997 e con fondi della BEI;

4. idem per attivare le proposte progettuali contenute nei PEA Comunali e Provinciali approvati ed in via di approvazione (vero modo per difendere, attuandolo, il PEAR) Mi sia concessa un ultima indicazione: sempre nel programma c\'è una riga che parla di “Progetto Appennino e potenziamento delle politiche della montagna”, bene, siamo pronti a contribuire per rendere tale enunciato un progetto di legislature, ma va subito e chiaramente detto che il Progetto Appennino, di cui all\'articolo 26 della LR 31/2009 (legge finanziaria 2010) ha un soggetto attuatore Istituzionale che si chiama Comunità Montana.



emanuele lodolini

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 01-03-2010 alle 18:06 sul giornale del 02 marzo 2010 - 1196 letture