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comunicato stampa

Duca: il teatro delle Muse gli anconetani non se lo faranno fregare dai faviani

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Eugenio Duca

Si è tenuta venerdì fino al tardo pomeriggio la riunione congiunta delle Commissioni Bilancio e Cultura del Comune sul Teatro delle Muse con la presenza dell’Assessore Nobili e i direttori del teatro delle Muse e dello Stabile Velia Papa e Arcolai.

Una riunione molto interessante e un dibattito che ha visto il contributo dei Consiglieri di maggioranza e opposizione. Peccato che sia mancato il contributo del gruppo Favista, come al solito silente quanto si tratta di approfondire problemi e avanzare proposte, mentre è molto prolisso quando minaccia sui giornali e tenta il ricatto al Sindaco e a Ancona per ottenere altre poltrone dopo quelle acquisite con la indecorosa campagna acquisti. Comunque è emerso con chiarezza da parte di tutti i gruppi che il teatro cittadino resta saldamente in mano a Ancona e che - come ha ricordato la neo Direttrice – in nessun capoluogo (non solo di regione) le città rinunciano al proprio Teatro. Fortunatamente in quelle città non c’è il Favismo ma Favia si metta il cuore in pace: il Teatro non lo porterà in gestione a nessuno, né a se stesso allo Stabile ove è stato nominato ancorché incompatibile, né ai suoi cari ne ad altri. Il Teatro secondo i dati forniti alle Commissioni, occupa oltre 260 persone, (dati riconosciuti in difetto), ha consentito di far rinascere antichi mestieri, produce cultura ed è il principale Teatro marchigiano.


Ora aspettiamo di conoscere quale è l’accordo che è stato raggiunto tra i Favisti e i proprietari o i prestanome del Metropolitan ai quali è necessario fare doni, non perché siano mecenati in Ancona ma perché dopo aver chiesto e ottenuto regolare licenza dal Comune per ristrutturare l’immobile secondo il progetto presentato dalla proprietà, la stessa ha interrotto i lavori, lasciando lo scheletro UN OBBROBRIO che non è stato provocato dal Comune e dai cittadini di Ancona ma da una proprietà ben conosciuta da decenni dai Favisti come Eusebi e Favia. Quello che è incomprensibile è che tali posizioni possano essere sostenute dagli ex comunisti Brandoni e Filippini, dall’ex verde Tagliacozzo dagli ex PD come il dott. Pirani. Che c’azzeccano con il Favismo?



Eugenio Duca

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 09-04-2010 alle 17:51 sul giornale del 10 aprile 2010 - 690 letture