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Scuola di pace: c’è Augusto Cavadi con il punto di vista cristiano sull'illegalità in Italia

scuola di pace 2' di lettura Ancona 12/05/2010 - Venerdì 14 maggio alle ore 21 presso l’Aula Magna della Chiesa di Vallemiano ad Ancona, il quinto incontro della rassegna promossa da un gruppo di associazioni non-profit del territorio, con il sostegno del Csv e il patrocinio della Provincia di Ancona.

"Il Dio dei mafiosi. Il punto di vista cristiano sull’illegalità sistemica in Italia”. S’intitola così il prossimo incontro della “Scuola di pace di Ancona 2010”, in programma venerdì 14 maggio alle ore 21 presso l’aula magna della chiesa di San Paolo a Vallemiano, con l’intervento di Augusto Cavadi, insegnante e scrittore, co-fondatore della scuola di formazione etico-politica “G.Falcone” di Palermo.

L’appuntamento è il quinto nel calendario della consolidata rassegna per la cittadinanza, promossa da un gruppo di associazioni non-profit dell’anconetano, con il sostegno del Csv e il patrocinio della Provincia di Ancona – assessorati Politiche sociali, Solidarietà e Pace. Augusto Cavadi insegna filosofia, storia ed educazione civica al Liceo “G. Garibaldi” di Palermo. Presidente del comitato promotore dell’ “Università etica per la condivisione della conoscenza”, si dedica da anni alla formazione di quanti aderiscono, a vario titolo, al movimento per una cittadinanza responsabile ed attiva.

É stato co-fondatore della Scuola di formazione etico-politica “G.Falcone” e dell’Università della strada ed è socio del Centro siciliano di documentazione “G. Impastato”. Collabora stabilmente con l'edizione palermitana di “Repubblica” ed è anche autore di diverse pubblicazioni tra le quali “Il Dio dei mafiosi” (edizioni San Paolo, 2009).

L’edizione 2010 de La scuola di Pace di Ancona, è promossa da Arci, Circolo Laboratorio Sociale, Tenda di Abramo, Circolo Africa, Emergency, Free Woman, Acu Gulliver, Time for peace, Bottega Mondo solidale, Legambiente, Cantieri di pace, Servizio civile internazionale, A piene mani, Urlo - Mensile di resistenza giovanile, Rete migranti “Diritti Ora!” e il filo conduttore di quest’anno, “Educazione alla legalità e alla giustizia”, è stato scelto dagli organizzatori con l’obiettivo di promuovere un profondo cambiamento culturale nelle coscienze e nell’impegno di ciascuno, di “contribuire al confronto per superare logiche di corruzione e prevaricazione, per bandire silenzi e immobilismi, per provare a costruire un futuro di convivenza sostenibile per le nuove generazioni”.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 12-05-2010 alle 18:08 sul giornale del 13 maggio 2010 - 592 letture

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