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IdV: sit in di protesta contro l'approvazione del ddl sulle intercettazioni telefoniche

Italia dei Valori 2' di lettura Ancona 10/06/2010 -

Venerdì 11 giugno, alle 18, sotto la sede Rai delle Marche in piazza della Repubblica, l’Italia dei Valori di Ancona e il suo movimento giovanile hanno organizzato un sit in di protesta contro l’approvazione del ddl del Governo sulle intercettazioni telefoniche.



Come è noto i filmati della occupazione dell’aula di Palazzo Madama da parte dei senatori IDV stanno facendo il giro del mondo perché tutti, soprattutto all'estero, possano capire che l’Italia sta diventando un Paese a sovranità limitata. Ebbene anche ad Ancona si manifesterà contro un provvedimento che, se fosse stato in vigore, non ci avrebbe fra l’altro consentito di conoscere la vicenda Scajola. Ed allora, nel momento in cui con la scusa della privacy viene ad essere eroso il diritto ad essere informati, è un dovere per tutti i democratici manifestare concretamente il proprio dissenso. L’appuntamento di venerdì sarà anche occasione per denunciare la cattiva informazione o meglio ancora la sostanziale disinformazione che il tg Minzolini sta servendo agli italiani che pagano il canone e che hanno invece diritto ad una informazione seria, pluralista e scevra da condizionamenti. L’Italia raccontata dal Tg Uno è un paese …finto.

Il Paese delle diete, dei cani depressi, delle palestre, dei viaggi ai Caraibi, delle crociere lussuose. Purtroppo il nostro è un Paese dove i giovani non trovano lavoro, dove i ricercatori sono costretti ad andarsene, dove la disoccupazione intellettuale ha raggiunto livelli insostenibili, dove la cassa integrazione sale a ritmi esponenziali e dove le sacche di povertà crescono a dismisura. Domani si protesterà anche per la cattiva gestione Rai dove il direttore generale Masi non solo opera per depotenziare la struttura ma addirittura snobba ripetutamente la Commissione di vigilanza. Lo stesso presidente della commissione, Zavoli, aveva convocato Masi per avere risposte in grado di garantire serenità e certezza su 'vicende che ci inquietano'. Si tratta in particolare delle vicende Santoro e Busi, del piano industriale e dell'oscuramento di Rai News. Ebbene Masi non presentandosi alle audizioni vuole evitare di affrontare quelli che sono i reali problemi organizzativi e gestionali di una Rai che ha soprattutto bisogno di una dirigenza vera e non berlusconidipendente, che sappia valorizzare le risorse interne e che sappia stare sul mercato in maniera autorevole e non succube.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 10-06-2010 alle 18:55 sul giornale del 11 giugno 2010 - 779 letture

In questo articolo si parla di politica, italia dei valori, ancona, Intercettazioni





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