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U.S.P.: sulla sicurezza troppa ipocrisia e perbenismo

polizia 3' di lettura Ancona 14/06/2010 -

"Potremmo dire che l’avevamo ampiamente previsto, ma ciò certamente non ci rende degli indovini, piuttosto dei semplici cittadini che vivono e comprendono molto più i problemi della sicurezza rispetto a chi vive invece comodamente nei palazzi del potere".



I tre poliziotti aggrediti e seriamente feriti solo pochi giorni fa in Via Fiorini da alcuni farabutti, probabilmente non saranno gli unici, bensì i primi di quella che si annuncia come una lunga lista, laddove non si faccia vera e rapida pulizia di quella folta marmaglia di delinquenti che sta lentamente trasformando Ancona in una sorta di inferno dantesco. In tal senso, riteniamo quindi assolutamente condivisibili le esternazioni del Questore Giorgio Iacobone e del presidente della II^ Circoscrizione Stefano Foresi, i quali ora prospettano addirittura l’allontanamento dalla città degli stranieri che delinquono o non hanno una residenza fissa. Una richiesta che l’Unione Sindacale di Polizia aveva però già più volte avanzato nei mesi scorsi, attirandosi le critiche di quelle stesse istituzioni che, oggi, escono finalmente dal letargo e si accorgono che ad Ancona esiste davvero un problema criminalità. Resta comunque un fatto che, quanto accaduto in Via Fiorini e, le vergognose minacce rivolte in Tribunale il giorno successivo ai Poliziotti da parte dei compatrioti dei rumeni arrestati, rappresentano il segnale allarmante di una situazione che, forse, è ormai irrimediabilmente compromessa a causa di un generale ed ipocrita perbenismo, spesso condito da inerzia e, dall’eccessivo ricorso a provvedimenti farsa contro la delinquenza, quale riteniamo sia stato ad esempio il censimento delle sette religiose proposto nel Settembre 2009 dal Prefetto Meoli e dal Sindaco Gramillano.

E’ di tutta evidenza che le Forze dell’Ordine cittadine sono da tempo allo stremo e gravemente sotto organico, pertanto difficilmente impiegabili in iniziative grottesche e, incapaci di arginare o comunque controllare quella che appare come una progressiva colonizzazione dei quartieri anconetani da parte di extracomunitari di ogni etnia, purtroppo, e le cronache quotidiane lo dimostrano, non sempre inclini al rispetto della Legge. Ed a pagare per questo stato di cose sono innanzitutto i Poliziotti, costretti al superlavoro, aggrediti, umiliati nella loro professionalità e, pian piano sfiduciati, non per loro colpa, anche da molti di quegli stessi cittadini anconetani che, nei blog internet, lamentano l’assenza dello Stato e manifestano sentimenti di intolleranza nei confronti degli stranieri, dichiarandosi pronti a farsi giustizia da sé per riprendersi i propri quartieri ed il proprio diritto a vivere tranquilli.

Secondo Roberto Boni e Salvatore Tornambene, Dirigenti del Sindacato di Polizia U.S.P., questa sarà probabilmente una situazione con la quale le Forze dell’Ordine dovranno a breve confrontarsi, qualora il Governo centrale e le principali istituzioni cittadine non dovessero adottare per tempo provvedimenti drastici che restituiscano vera sicurezza e vivibilità ad Ancona. Nel frattempo, il bilancio di un ordinario pattugliamento consta di tre Poliziotti feriti, di cui uno con la caviglia fratturata e altro con trauma cranico, mentre i loro aggressori rumeni sono già in libertà, pronti a farsi nuovamente beffe delle Leggi italiane ed a ridere di chi blatera di certezza della pena o di chi minaccia l’allontanamento dalla città o dal paese che li ospita.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 14-06-2010 alle 17:26 sul giornale del 15 giugno 2010 - 1545 letture

In questo articolo si parla di attualità, polizia, ancona, aggressione, unione sindacale di polizia





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