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Legambiente: 'Inquinamento delle acque, dati allarmanti'

2' di lettura Ancona 06/07/2010 -

Legambiente presenta il resoconto 2010 di "Goletta Verde", campagna nazionale per il monitoraggio delle acque e delle coste.



Fiumi marchigiani inquinati e consumo di suolo in preoccupante aumento. I dati presentati ieri mattina da Legambiente Marche nell’ambito della campagna di monitoraggio delle coste e delle acque italiane fotografano una realtà contraddittoria. Se infatti i fiumi marchigiani presentano livelli di inquinamento definiti "molto pesanti" dai tecnici di Legambiente, molti comuni delle nostre coste si attestano a livelli di qualità non indifferenti.

“Goletta Verde” (questo il nome della campagna) ha concluso lunedì 5 luglio la sua tappa marchigiana a Senigallia, e dopo le analisi microbiologiche svolte il risultato lascia pochi margini di interpretazione: il sistema marino – costiero analizzato presenta foci di fiumi altamente inquinati. Aso, Chienti, Esino, Foglia, Metauro e Musone presentano percentuali di inquinamento che, alla luce della nuova normative sulle acqua balneabili (che a quanto riferisce Legambiente introduce “limiti assai più generosi” rispetto ai vincoli delle passate stagioni), potrebbero evidenziare una “tendenza al peggioramento”.

Franca Poli, responsabile scientifico di Legambiente Marche, evidenzia come “l’inquinamento dei corsi d’acqua dipende anche dalla mancanza di impianti di depurazione nell’entroterra”. I dati provinciali sono tutt’altro che omogenei: se il 97% della popolazione di Ancona usufruisce dei servizi di depurazione, la provincia di Ascoli si dimostra la meno virtuosa, con un’efficienza depurativa pari al 67%, “soglia che taglia fuori dal servizio più di 20mila persone”. Altra questione centrale per capire le problematiche della costa, secondo il presidente di Legambiente Marche Luigino Quarchioni, è il consumo di suolo. Un dato salta subito all’occhio: “A Civitanova Marche, rispetto al 1958, il consumo di suolo è aumentato del 470%. Dobbiamo ripartire dalla riqualificazione dell’esistente, fermando l’abuso di cementificazione”.

A fronte di questo scenario allarmante, però, il report di “Goletta verde” segnala anche i 14 comuni marchigiani che hanno ottenuto le Vele della Guida Blu (Legambiente e Touring Club Italiano), riconoscimento che premia il turismo sostenibile e di qualità. Quattro Vele (su cinque) per Sirolo e Portonovo, mentre se ne aggiudicano tre i comuni di Fano, Grottammare, Porto Potenza Picena e Senigallia. Ottengono invece due Vele Cupra Marittima, Gabicce, Numana, Pedaso, Porto Recanati, Porto S. Giorgio, Porto Sant’Elpidio e S. Benedetto del Tronto.








Questo è un articolo pubblicato il 06-07-2010 alle 17:32 sul giornale del 07 luglio 2010 - 886 letture

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