Al via la campagna del PD contro i taglia trasporti pubblici previsti dalla manovra

Il Governo sta varando una manovra finanziaria iniqua e sbagliata. Uno dei settori più colpiti è il settore del trasporto pubblico. Il Partito Democratico si sta opponendo con forza in Parlamento ai tagli di Tremonti, perché questa finanziaria colpisce i cittadini più deboli, con tagli orizzontali che servono solo a far cassa.
Tra le varie iniziative che il Pd sta mettendo in campo anche in provincia di Ancona parte in questi giorni nella provincia di Ancona la campagna contro i tagli ai trasporti. “Lasciati a piedi, questo è il rischio che corrono i 15 milioni di italiani, compresi i marchigiani e i cittadini della nostra provincia, che ogni giorno utilizzano il trasporto pubblico, lasciati a piedi da una finanziaria iniqua, ingiusta e sbagliata”. Lo dichiara Emanuele Lodolini, Segretario provinciale del PD lanciando la campagna per la difesa del trasporto pubblico.
“Il Governo vuole togliere 3,5 miliardi di euro ai pendolari, questa è la triste verità dei numeri, il resto sono chiacchiere buone per le barzellette del premier. I fondi per treni e bus tagliati del 30%, 18mila lavoratori del settore a rischio licenziamento, aumento delle tariffe e naturalmente aumento dell’inquinamento per il conseguente aumento nell’utilizzo delle auto private. Il Pd si sta opponendo in Parlamento a questa manovra, denunciandone le ingiustizie e avanzando proposte alternative. Ma vogliamo fare di più – prosegue Lodolini - e lanciamo una campagna contro i tagli ai trasporti, una campagna che porteremo nelle piazze della provincia ma non solo. Sarà una mobilitazione che vivrà anche su internet (si può aderire alla campagna e scaricare i materiali da www.mobilitanti.it) per far conoscere a tutti i cittadini i danni che questa finanziaria rischia di fare”.
“Gli utenti dei servizi di trasporto pubblico locale, in gran parte, rappresentano quella fascia di cittadinanza che più delle altre risente degli effetti della crisi economica che sta investendo le principali economie e, in particolar modo, il nostro Paese. Pur in fase di crisi, rinunciare a sostenere e a investire sul sistema di trasporto ferroviario locale comporta un immediato peggioramento della condizione economica e di vita di milioni di cittadini, un inevitabile aggravamento della situazione di sovrautilizzazione delle infrastrutture viarie urbane e extraurbane, con il corollario di ulteriore sinistrosità e altissimi costi sociali e ambientali”.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 11-07-2010 alle 16:34 sul giornale del 12 luglio 2010 - 922 letture
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