Duca: la resa unanime del PD alla 'cricca F3 anconitana'

"Nel pieno rispetto delle decisioni che assumono le forze politiche – dichiarano i capigruppo Perticaroli, Quattrini e Duca – il lungo e travagliato dibattito interno al PD, si è concluso con la resa al malcostume politico di Favia e sodali".
Una formazione politica che ha ottenuto il 4,5% alle elezioni, che da dieci mesi ha sabotato la Giunta, il Sindaco, l’Amministrazione e dato vita ad una caccia all’uomo, sempre in combutta col centrodestra: per far dimettere Assessori, per screditare alcuni Consiglieri PD, l’attacco ai dirigenti comunali fino alla portavoce del Sindaco, votando col centrodestra o facendo mancare il numero legale. Una formazione politica assetata di poltrone che ricatta, acquista e ottiene: oltre la scomparsa dei gruppi RC – PdCI, Vice Sindaco, Presidente del Consiglio, tre Presidenti di Commissione, nomine allo Stabile, alla ZIPA, all’ERF, a Prometeo, a Ancona Entrate, ecc. al quale il PD concede un altro Assessore, altre nomine, persino “un dirigente”, dopo che impunemente il Segretario cittadino IdV entra nella sala consiliare per fare pressione sui funzionari (il Comune cosa propria dei Favisti)? Il PD finge che la maggioranza esiste e non vede che i cittadini sono stanchi delle giornaliere lotte intestine e chiedono di affrontare i problemi di Ancona. Se il PD “intende riconoscere la giusta rappresentanza in Giunta ai Partiti di maggioranza presenti in Consiglio sulla base della reale consistenza” le conseguenze dovrebbero essere la fuoriuscita di RC-PdCI dalla Giunta e un forte ridimensionamento dell’IdV (4,5%) e invece il PD si acconcia a premiare ulteriormente traditori, trasformisti e voltagabbana, indebolendo quanti, nell’IdV, vogliono affrancarsi dal peso Favista, forti anche delle posizioni espresse dall’On. Di Pietro.
Le nostre liste – continuano Quattrini, Perticaroli e Duca – hanno ottenuto oltre il 19% dei voti degli anconetani, consensi utilizzabili solo per il bene di Ancona: edifici scolastici, impedire che Ancona venga spogliata del proprio teatro cittadino, il rilancio del porto respingendo al mittente proposte come quella del transito obbligatorio dei camion all’interporto di Jesi, l’abolizione dei doppi compensi nelle aziende partecipate destinando le risorse ai cittadini, per rifiuti zero e trattati come risorsa e non come problema, far aumentare le entrate del Comune e non le spese come dimostra la vicenda del PalaRossini, per misure forti contro l’inquinamento ambientale e per lo sviluppo di un’economia ecosostenibile, per nuove politiche sulla casa, per un Comune autorevole, partecipato, rispettato e non squassato dalla malapolitica di una parte dell’IdV. Se i gruppi PD, PSI (parte dell’IdV) e il Sindaco vogliono discutere con noi di queste proposte, ci troveranno interlocutori attenti e propositivi. Ad aggiungersi “alla cricca F3 anconitana” no!
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 17-07-2010 alle 15:56 sul giornale del 19 luglio 2010 - 972 letture
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