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Manovra Finanziaria: gli assessori al bilancio dei Comuni marchigiani a confronto

Andrea Biekar 3' di lettura Ancona 30/07/2010 -

Fare massa critica nei confronti della Regione Marche, la quale- recependo la manovra finanziaria del Governo- - annuncia un taglio ai Comuni per il 2011 nell’ordine di 49 milioni di euro, pari al -67%.. E’ questo l’obiettivo dell’incontro che si è svolto venerdì pomeriggio nella sala consiliare del Comune di Ancona, su iniziativa dell’assessore alle Politiche economiche, finanziarie e di bilancio del Comune capoluogo delle Marche, Andrea Biekar che ha invitato i suoi omologhi del territorio regionale.



Una cinquantina circa gli intervenuti, tutti concordi nel reputare assolutamente opportuno un confronto sull’impatto che la manovra governativa avrà sui conti dei prossimi bilanci comunali.

“Una diminuzione indifferenziata ai Comuni di risorse pari ai due terzi, dei quali 24 milioni di euro in meno per le spese correnti e 25 in meno per gli investimenti – ha rilevato Biekar- costituisce una prospettiva pesantissima che deve indurre gli amministratori comunali a mettersi attorno ad un tavolo e ragionare assieme su come porsi di fronte alla questione, con un approccio unitario e propositivo per contrastare una mera accettazione di quanto si prospetta, pur se siamo ancora in presenza di stime. Una volta effettuati i tagli, infatti, non si potrà più intervenire”.

Ma quali sono le strategie da adottare, secondo l’assessore al Bilancio del Comune di Ancona, che ha invitato nell’occasione i colleghi a mettere in campo proposte e metodologie praticabili, in più direzioni? 1-Trovare nuove risorse, in alternativa a quelle che verrebbero a mancare, come –ad esempio ritoccare alcune tariffe senza però andare a ridurre i corrispondenti servizi. Scelte non facili da applicare ma che hanno un significato diverso se condivise.

2-Ridurre alcune spese che pesano sui bilanci, applicando sinergie che consentano di risparmiare- condividendo ad esempio alcune scelte artistiche e culturali 3-Evitando di appesantire i servizi più colpiti- come i servizi sociali- individuare aree diverse dove risparmiare, non tanto nei contenuti quanto nei costi di gestione, nelle “sovrastrutture”, anche concertando azioni con le associazioni sindacali.

Nell’incontro odierno ogni Comune è stato invitato a produrre le proprie idee e proposte, sia sul piano della produzione di risparmio sia per concertare un’azione comune . Vi hanno dato adesione i Comuni principali delle Marche (Pesaro, Urbino, Ascoli, Fermo) ma anche i centri più piccoli nella consapevolezza che la riunione di oggi precederà tutta una serie di confronti tecnici dedicati al bilancio 2011, all’attuazione del federalismo fiscale e demaniale. Per questo va sottolineato anche il ruolo partecipativo dell’Anci con il presidente regionale dell’associazione dei Comuni, Mario Andrenacci, che si è detto molto deluso delle scelte del Governo, che produrranno inevitabilmente uno scadimento della qualità dei servizi. Anche il sindaco del Comune di Ancona, Fiorello Gramillano, che ha aperto l’incontro, ha paventato il fatto che i bilanci entreranno in grossa sofferenza.

Molto si è insistito sulla produzione di idee concrete, prendendo a modello anche esperienze di altre regioni ma “prima che la partita sia chiusa”- come ha ribadito l’assessore del Comune di Ancona. Certamente rinunce si dovranno fare ma bisognerà evitare- come hanno sottolineato in particolare gli assessori di Urbino e Pesaro- che ricadano sulle fasce deboli, sulla infanzia. Alla Regione, artefice dei trasferimenti ridimensionati, in sostanza tutti chiedono una maggiore flessibilità.

Da questo primo incontro si pensa di potere dare vita ad un comitato o analogo organismo che potrà successivamente avviare un confronto con la Regione Marche, e con l’assessore al Bilancio nello specifico.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 30-07-2010 alle 17:28 sul giornale del 31 luglio 2010 - 781 letture

In questo articolo si parla di politica, bilancio, ancona, comune di ancona, manovra finanziaria

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