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Il comune lavora al nuovo gattile, mancano i fondi

3' di lettura Ancona 06/08/2010 -

Il gattile: una struttura che ospita i gatti randagi. Spesso sono realizzati in un terreno che il Comune cede alle associazioni che si occupano di tutela degli animali per favorirne il servizio, ma non sempre le pubbliche amministrazioni provvedono ai finanziamenti dei rifugi e i volontari si ritrovano a dover inventare delle attività per reperire i soldi necessari all’acquisto di cibo e medicinali.



I gattili a differenza dei canili, non sono concepiti per rinchiudere i gatti a vita nelle gabbie, ma servono sia come infermeria per gli animali feriti, malati, appena operati, sia per i cuccioli in cerca di adozione e per quei gatti abbandonati in cerca di una casa che non possono essere immessi nel territorio. Nei comuni della Provincia di Ancona esistono due gattili autorizzati, quello di Osimo, quello Comunale di Bolignano (Candia), e Vallemiano gestiti entrambi da Associazioni. Il Comune di Ancona nello scorso marzo ha dato il benestare al completamento della progettazione e realizzazione di un nuovo gattile.

La struttura attuale, che raccoglie e cura i felini raccolti sul territorio comunale, si trova a Vallemiano in una palazzina ormai inagibile e deve essere trasferito. Il nuovo gattile dovrebbe sorgere in un’area verde in via delle Grotte a Posatora dove sono stati provvisoriamente collocati due container e dove si procederà al completamento della struttura. Ma ancora non ci sono novità Quasi tutti i Comuni della Provincia non hanno gattili.

L'Assessorato alla Protezione degli Animali della Provincia di Ancona ha aderito ad un progetto, finanziato dalla Regione Marche, di monitoraggio della situazione provinciale riguardo il randagismo felino e il vagantismo felino, di cui la Provincia di Pesaro è la Provincia capofila, attraverso la collaborazione delle Associazioni operanti sul territorio. Le associazioni della Provincia di Ancona del Tavolo per la protezione degli animali del Centro Servizi per il Volontariato, denunciano: esiste una legge regionale che non viene applicata lasciando alla buona volontà dei volontari un problema che non può più essere rimandato.

Sindaci inadempienti sulle leggi che riguardano canili e gattili comunali: chi deve intervenire? La Regione afferma il Prefetto, il Prefetto rimanda alla Regione anche perché se i Sindaci non rispettano le leggi regionali, sono proprio i Prefetti che devono intervenire. Quale potrebbe essere la soluzione? Ad esempio ingrandire i gattili comunali esistenti e ipotizzare delle convenzioni per quei Comuni che ne sono sprovvisti. Inoltre sono praticamente inesistenti, sul nostro territorio, le oasi feline.

Cioè spazi molto ampi di territorio, dove quei gatti che non hanno più uno spazio nella società (o perché abbandonati, o perché rifiutati, o perché malati cronici), possono vivere una vita in libertà seguendo la loro etologia. Per la soluzione dei problemi rimangono le associazioni, circa quindici nella provincia di Ancona, che sopperiscono alla mancanza di strutture.


da Centro Servizi per il Volontariato




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 06-08-2010 alle 15:51 sul giornale del 07 agosto 2010 - 2332 letture

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