contatore accessi free

Diliberto da Ancona lancia l'alleanza per la democrazia

oliviero diliberto interviene ad ancona 3' di lettura Ancona 19/09/2010 -

Intervenendo ad Ancona sabato 18 settembre all’attivo regionale dei Comunisti italiani il segretario nazionale del PdCI Oliviero Diliberto ha lanciato la proposta al PD e a Bersani di un’Alleanza per la Democrazia, per battere Berlusconi e realizzare alcune misure urgenti per il lavoro la scuola e il fisco, riparando ai guasti profondi che sul terreno economico sociale e morale produce ogni giorno al Paese l’attuale governo, ormai ridotto per prolungare la sua agonia al mercato delle vacche parlamentari e alla respirazione bocca a bocca.



La riunione all’Anpi, presieduta dal capogruppo PdCI-PRC in Regione Raffaele Bucciarelli e introdotta dal segretario regionale PdCI Cesare Procaccini, è servita per fare il punto della situazione nelle Marche e rilanciare l’iniziativa dell’opposizione di sinistra, dopo la rottura del centrosinistra imposta dal segretario regionale del PD Ucchielli, con l’affermazione di una maggioranza e un programma neocentrista che sta aprendo la via alla riduzione dei servizi socio-sanitari diffusi nel territorio, rende più caro all’utenza il trasporto pubblico incoraggiando il mezzo privato ed apre alle privatizzazioni di aziende beni e servizi essenziali, contro gli interessi dei marchigiani. Diliberto ha avuto parole dure nei confronti della linea antipopolare di rottura a sinistra, di cui si è rifatto promotore a livello nazionale Veltroni con la sua vocazione maggioritaria del PD autosufficiente, che piace tanto agli uomini della Confindustria e ancor più a Berlusconi, a cui ha già assicurato una volta la vittoria.

Di fronte alla gravità della crisi sistemica del capitalismo, Marchionne e la Confindustria – ha osservato Diliberto esprimendo il pieno sostegno agli operai della Fiat e alla Fiom sotto attacco – continuano a prendere di mira il costo del lavoro, ormai ridotto al solo 6% del costo complessivo del prodotto. Ma il declino italiano è nella qualità, e deriva prima di tutto dall’aver abbandonato gli investimenti nella ricerca, per assoluta incuria della destra, ma anche per errori e sottovalutazioni del centrosinistra, laddove un ministro come Padoa Schioppa era arrivato a teorizzare 45 alunni per classe!

L’Italia, che per quarant’anni è stata al primo posto nei brevetti in Europa, è precipitata negli ultimi dodici anni al penultimo posto, superiore solo alla Grecia! E’ qui - oltre che negli scontri furibondi tra fazioni del potere dominante e nella corruzione dilagante - il fallimento di tutta una classe dirigente. E di qui - lavoro scuola e ricerca, con misure fiscali contro la speculazione finanziaria per recuperare risorse - riparte la riscossa per cui lavorano i comunisti italiani: impegnati a promuovere l'unità col PRC in un più forte partito comunista, l'unità della sinistra nella Federazione della Sinistra e l'alleanza democratica per battere la destra. La questione morale, strettamente intrecciata con la questione sociale, sollecita anche i comunisti – ha ammonito Diliberto ricordando l’insegnamento di Berlinguer - , a guardare dentro di sé, ad essere più severi con se stessi e ad estirpare dalle proprie file l’opportunismo e il carrierismo. Il segretario del PdCI ha sottolineato il dovere di ogni comunista di essere sempre di esempio ovunque operi e di stare in ogni situazione e senza tentennamenti dalla parte dei lavoratori.


dal Partito dei Comunisti Italiani
Sezione "Tina Modotti"





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 19-09-2010 alle 19:29 sul giornale del 20 settembre 2010 - 639 letture

In questo articolo si parla di politica, Partito dei Comunisti Italiani, oliviero diliberto

Licenza Creative Commons L'indirizzo breve https://vivere.me/ci0