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CNA: crescono le imprese femminili

CNA 2' di lettura Ancona 21/09/2010 -

La CNA Impresa donna della Provincia di Ancona (CID) evidenzia, ancora una volta - dati Ente Camerale - che le imprese femminili (titolare donna) da dicembre 2009 a giugno 2010 hanno un saldo positivo di + 77 fino a raggiungere 7.475 unità ed incidono del 27,5% sul totale delle imprese individuali.



“Nei momenti di crisi economica, le donne – spiega Paola Tonelli, responsabile provinciale Cna Impresa Donna - sanno reagire, mettendo sempre impegno ed energia e raggiungendo ottimi risultati, affrontando situazioni critiche, inventando nuovi servizi…Sono ad esempio attente al sociale, sono più originali espandendosi in attività che una volta erano tradizionalmente maschili, e quindi reggendo sul mercato”. L’obiettivo di Lisbona, che auspicava un’occupazione femminile al 60%, non raggiunto per l’innescarsi della crisi finanziaria internazionale del 2008 e l’esplosione della crisi economica 2009, ora viene superato con il raggiungimento per il 2020 (nuova strategia europea) di un tasso di occupazione pari al 75%, e non fa più riferimento alla componente femminile, ma prende in considerazione uomini e donne tra i 20-64 anni. “Questo unico tasso – continua Paola Tonelli - pone uomini e donne sullo stesso piano, ma sappiamo che il lavoro femminile è la principale risorsa se si vuole espandere l’offerta di lavoro, e sappiamo anche che le donne si trovano in posizione di svantaggio rispetto all’accesso al lavoro. L’obiettivo europeo, non indicando più specificamente un tasso riferito alle donne, rischia di far ridurre l’attenzione sulle politiche mirate ad innalzare l’occupazione femminile”.

Pertanto la Cna Impresa Donna ribadisce l’importanza di rivedere il sistema legislativo, ad esempio alimentando la legge 215/92, strumento di agevolazione attraverso il quale il Ministero dello Sviluppo Economico mette a disposizione dell’imprenditoria femminile risorse sottoforma di contributo a fondo perduto e finanziamenti a tasso agevolato. Il tutto, al fine di rilanciare l’economia e lo sviluppo delle imprese femminili, la possibilità di accesso alle risorse attraverso il sistema creditizio e ai finanziamenti pubblici nazionali ed europei. Cna è anche convinta della necessità di potenziare le politiche che promuovono un equilibrio tra vita e lavoro e di riformulare il welfare. Il Comitato Impresa Donna della Cna, attraverso lo sportello “SPIDO” si impegna a diffondere la cultura imprenditoriale, l’orientamento alla nascita e l’accompagnamento e crescita dell’impresa femminile.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 21-09-2010 alle 17:19 sul giornale del 22 settembre 2010 - 814 letture

In questo articolo si parla di attualità, cna, impresa, donna

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