Ancona, approvato il nuovo Piano Urbanistico

Il Consiglio Comunale approva il nuovo Piano Urbanistico cittadino, documento programmatico per il futuro Piano Regolatore.
“Ancona città policentrica”. E’ solo uno degli slogan contenuti nelle 152 pagine di relazione che il Consiglio Comunale di ieri ha approvato. Il Piano Urbanistico, spiega l’assessore Pasquini, “non è il Piano Regolatore Generale, ma fa il punto in prospettiva della redazione di quest’ultimo, e contiene le linee guida che esso avrà”. Un documento puramente “teorico” e non tecnico, elaborato con la consulenza dell’architetto Carlo Gasparrini, già collaboratore di altri Comuni (tra cui quello di Roma).
Ed è proprio Gasparrini ad indicare i principi ispiratori del Piano. “Nel lavorare a questo documento abbiamo cercato di includere nella programmazione non solo l’ambito comunale, ma una dimensione di area vasta che comprende anche le zone agricole e quelle confintanti con i Comuni limitrofi”. Un bacino di “circa 200mila abitanti”, che comprende anche un “piano di riqualificazione urbana, per limitare il consumo di suolo andando a recuperare l’esistente”. L’altra direttrice di lavoro è quella della “green economy”, con attenzione alle aree verdi e che dovrà comprendere la variabile di adeguamento al Parco del Conero.
Il Piano Urbanistico è stato approvato dalla sala consiliare con l’astensione del centro-destra. Pierfrancesco Benadduci, presidente della Commissione Urbanistica, sottolinea la centralità dell’area del Porto, e pone la questione delle delocalizzazioni: “Se alcune aziende decidono di trasferire attività, o part di esse, nelle zone periferiche della città o in altri Comuni limitrofi, questo non significa un impoverimento di Ancona, ma una crescita di un’intera area”.
Della questione Porto parla anche Eugenio Duca, che invita a considerare “da subito gli spazi che si verranno a creare dallo smantellamento dell’ente fieristico”. Un’area di notevoli dimensioni che “tra 2 o 3 anni potrà essere inserita negli interventi previsti per il Waterfront”.
Il documento approvato in vista del Prg contiene nelle linee guida anche la salvaguardia dell’edilizia riservata alle fasce sociali più deboli. Ma non saranno solo le “famiglie monoreddito e quelle più esposte alla crisi”, come richiesto da Benadduci. Il Piano conterrà anche indicazioni per l’edilizia per “le famiglie numerose, che – sottolinea Letizia Perticaroli (Vola Ancona) - ad Ancona sono costrette a trasferirsi nei Comuni vicini per l’eccessivo costo delle case”.
Apprezzamento per il Piano anche dal centro-destra, anche se Berardinelli (Pdl) critica “i progetti di riqualificazione urbana messi in campo finora, interventi spot che non hanno tenuto conto del verde pubblico o delle aree da destinare ai parcheggi”. Berardinelli porta l’esempio delle Palombare, “un’area soffocata dal cemento, senza infrastrutture viarie adeguate”. “Il futuro Prg – chiosa Berardinelli – tenga conto di questi errori commessi in passato, e punti su una programmazione urbanistica chiara, senza trasformazioni e varianti da inserire all’ultimo minuto”.
Questo è un articolo pubblicato il 14-10-2010 alle 18:07 sul giornale del 15 ottobre 2010 - 1553 letture
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