Quattrini sull'impianto per il riciclo dei rifiuti

Abbiamo letto con piacere le dichiarazioni sulla stampa riguardo la volontà di realizzare un impianto tipo Vedelago per il riciclo dei rifiuti e auspichiamo che l'Assessore Franzoni vorrà relazionare e coinvolgere il Consiglio comunale prima che vengano prese decisioni così importanti.
Ora che abbiamo reso noto il testo di una mozione, che presenteremo assieme al consigliere Duca, per far esprimere il Consiglio in modo inequivocabile sul tema dei rifiuti, ecco che improvvisamente qualcuno si affretta a dire che Vedelago si farà e che entro pochi giorni verrà presa una decisione, con il rischio di far trovare il Consiglio comunale di fronte al fatto compiuto.
Ci sono tutt'ora molti aspetti da chiarire sulla vicenda. La scorsa primavera la Dott.ssa Poli del Centro Riciclo Vedelago intervenne ad una Commissione consiliare sostenendo che il costo dell'impianto sufficiente per tutta la Provincia di Ancona era pari a 3 milioni di euro e che buona parte di esso si sarebbe ammortizzato in 6 mesi con la vendita della materia rivenente dal riciclo dei rifiuti.
In Regione, tra l'altro, erano già presenti fondi sufficienti per realizzare l'impianto a costo zero per il Comune nel caso avesse utilizzato il sito già individuato alla Baraccola. L'Amministrazione dichiarò di aver incaricato Conero Ambiente per progettare l'impianto alla Baraccola, ma poi non si seppe più nulla, fino a quando ci dissero che i soldi in Regione non c'erano più e che quindi il Comune non poteva realizzarlo. Invece, anche se ridotti, i fondi ci sono ancora e sono sufficienti per la realizzazione dell'impianto da 3 milioni di euro ipotizzato dalla Dott.ssa Poli. La notizia apparsa oggi sui giornali che il costo dell'impianto sarà invece "fino a 13 milioni di euro" ci preoccupa, così come sembra strano che l'impianto di riciclo lo si voglia far realizzare a chi gestisce la discarica di Maiolati, cioè ad un soggetto che guadagna solo se i rifiuti non vengono riciclati ma portati in discarica.
Sempre riguardo all'ipotetico nuovo impianto, abbiamo letto di una linea "per l'essiccamento e il compattamento della frazione secca indifferenziata", tecnica che viene utilizzata per preparare i rifiuti al conferimento in discarica o all'incenerimento, mentre invece l'impianto tipo-Vedelago ricicla il 99% dei rifiuti e non deve quindi compattare nulla, visto che non conferisce nulla in discarica.
Se a ciò aggiungiamo che è in atto in città una massiccia campagna pubblicitaria della Hera Spa, mega-gruppo che fattura oltre 4 miliardi di euro, che gestisce inceneritori e che opera nel settore rifiuti anche a Falconara e nella Provincia di Pesaro attraverso le controllate Cam e Multiservizi Marche, il quadro si fa sempre più preoccupante e cresce il sospetto che si voglia usare la parola "Vedelago" per confondere i cittadini e nascondere altre strategie che nulla hanno a vedere con "rifiuti zero".
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 24-10-2010 alle 22:11 sul giornale del 25 ottobre 2010 - 855 letture
SHORT LINK:
https://vivere.me/dE6