Fincantieri: IdV, 'Davanti a tanta inerzia del Governo occorre una grande mobilitazione'

Prosegue con grande intensità l’impegno ad ogni livello dell’Italia dei Valori in difesa della cantieristica italiana. In questo contesto va pertanto inquadrata l’azione condotta dall’on. David Favia che giovedì a Roma ha incontrato assieme ad altri amministratori marchigiani il Ministro per lo Sviluppo Economico Romani.
L’incontro è stato assolutamente deludente, in quanto il Ministro ha solamente fatto la cronistoria degli incontri ed ha tenuto a sottolineare che l’incontro odierno è “per conoscersi”. Favìa ha ricordato l’interpellanza dell’Idv del 17 giugno e l’odg del 28 luglio approvato dalla Camera e con il quale il Governo si impegnava alla cantierizzazione delle commesse. In sostanza il ministro Romani ha fatto soltanto chiacchiere e non ha assolutamente parlato di impegnare e di tempistica. In proposito, va invece detto che sabato 30 ottobre alle 16,30, grazie all’impegno IdV l’on. David Favia ed il sindaco Fiorello Gramillano si incontreranno a Palazzo del Popolo con il direttore generale delle Banche di Credito cooperativo Italia e Marche. Come è noto, da tempo proprio Favia e l’IdV stanno lavorando per mettere assieme un pool di istituti di credito disposti a garantire i finanziamenti necessari per realizzare la nave da crociera che il gruppo Levefre intende affidare proprio all’arsenale di Ancona. Il cantiere di Ancona potrebbe così ripartire nonostante il grave e colpevole disinteresse che a livello governativo si registra nei confronti della cantieristica. Non a caso l’IdV torna a chiedere con forza che il Governo onori gli impegni presi ed affidi commesse adeguate.
Come si ricordava in precedenza, il gruppo IdV alla Camera ha presentato un ordine del giorno (approvato: primi firmatari Di Pietro, Donadi, Favia) che – nel tentativo di vincolare il Governo – impegna lo stesso ad adottare “tutte le opportune iniziative per garantire l'immediata cantierabilità delle commesse pubbliche solo recentemente messe a bando, nonché l'immediata cantierabilità delle altre commesse acquisite sul mercato internazionale indicate dal Governo”. Se, infatti, le tanto sbandierate commesse pubbliche non verranno garantire concretamente, per i nostri cantieri navali, per il complesso navalmeccanico del capoluogo non ci sarà neppure un'ora di lavoro. Ad oggi, il gruppo industriale Fincantieri ha collocato in cassa integrazione circa 1900 lavoratori ma si stima che potranno arrivare all'abnorme cifra di 2500 unità alla fine del 2010. Per evitare che questo accada, davanti a tanta inerzia del Governo, occorre una grande mobilitazione unitaria dei lavoratori, dei sindacati, delle istituzioni e di tutte le forze politiche. E l’Italia dei Valori continuerà fare per intero la propria parte formulando proposte concrete e non facili quanto sterili attestati di solidarietà.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 28-10-2010 alle 18:21 sul giornale del 29 ottobre 2010 - 591 letture
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