Acqua: la Provincia, 'Irrinunciabile la pubblicità delle risorse idriche'

Sul dibattito relativo alla salvaguardia della risorsa acqua come bene comune interviene anche la Provincia di Ancona, che da anni, con Patrizia Casagrande, prima attraverso l'assessorato all'Ambiente e ora con la presidenza, ha posto la pubblicità dell'acqua come tema prioritario della propria agenda politica.
"Quando nel 2005 decidemmo di lanciare l'Osservatorio provinciale dell'acqua - afferma la presidente - lo facemmo condividendo il principio che le risorse idriche costituiscono uno dei pilastri su cui si basa lo sviluppo socio-economico attuale. L'acqua rappresenta un diritto umano e sociale, individuale e collettivo, che necessita di politiche di intervento volte a garantirne universalmente l'accesso, e, per quanto mi riguarda, a nessuno è concessa la facoltà di appropriarsene a titolo di proprietà privata o renderla oggetto di scambio commerciale".
Proprio l'Osservatorio provinciale dell'acqua, lo scorso febbraio aveva espresso il proprio giudizio negativo sul decreto Fitto-Ronchi (Dl 135/09) volto alla privatizzazione della gestione delle risorse idriche, affermando che, con tale legge, "l'acqua potabile sarebbe stata sottratta ai cittadini e consegnata, dal 2011, agli interessi delle grandi multinazionali".
"Tra l'altro - continua la presidente - il nostro territorio è ricco di esempi che dimostrano come la gestione pubblica e virtuosa dell'acqua, non solo non rappresenta un costo per le amministrazioni, ma è in grado di offrire ai cittadini un servizio efficiente e di qualità. Su questa strada è necessario perseguire per sviluppare una cultura ambientale intesa come acquisizione di comportamenti responsabili della collettività verso la risorsa acqua e l'ambiente in generale. Solo così potremo correggere usi e stili di vita sbagliati ancora troppo diffusi che producono sprechi e che, soprattutto, non ci possiamo più permettere".
Sulla questione interviene con una proposta anche l'assessore provinciale al Demanio idrico Carla Virili: "Sarebbe importante che tutti gli enti locali inserissero esplicitamente nei propri statuti la dicitura che l'acqua è un bene senza rilevanza economica. Una soluzione semplice che ci metterebbe al riparo da qualsiasi tipo di strumentalizzazione".
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 03-11-2010 alle 15:23 sul giornale del 04 novembre 2010 - 644 letture
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