Prc su Fincantieri, 'Lotta per il lavoro e garanzie per il futuro'

Dopo ormai 18 mesi di false promesse e impegni disattesi da parte del Governo e di Fincantieri, la situazione del cantiere di Ancona si sta delineando, come era prevedibile, in tutta la sua drammaticità.
Oggi i lavoratori con la massiccia presenza al blocco del casello di Ancona Nord, hanno dato prova di grande determinazione. La manifestazione di oggi testimonia anche però che è terminato il tempo delle promesse vuote e degli atteggiamenti ambigui che per troppo tempo hanno caratterizzato l’atteggiamento di molte istituzioni, a cominciare dal governo regionale. La vertenza Fincantieri va purtroppo sommata alle tante altre crisi in atto, come quella della Merloni di Fabriano o, nella accelerazione degli ultimi giorni, della Sadam di Jesi. La crisi della Fincantieri e in generale il dramma occupazionale che vive il nostro territorio chiedono con urgenza un’azione energica e determinata.
Occorre individuare obiettivi concreti di rilancio occupazionale su cui impegnare tutte le istituzioni e che monitorizzi l’operato delle imprese, richiamandole ai loro obblighi di responsabilità sociale. Soprattutto però, occorre sostenere queste proposte con la lotta e l’azione sociale: è perciò maturo il tempo di mettere all’ ordine del giorno uno sciopero generale provinciale che mobiliti i lavoratori, i soggetti della precarietà, il mondo della scuola, ed imponga alle istituzioni locali impegni seri e precise responsabilità, invece delle solite, inutili, interrogazioni parlamentari o, di qualche scontato ordine del giorno “delle buone intenzioni”. Questo è il tema che fin da subito, e proprio a partire dalla grande mobilitazione di oggi, con urgenza, mettiamo all’attenzione, in primo luogo delle organizzazioni sindacali territoriali.
I Circoli PRC di Jesi e Chiaravalle
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 26-11-2010 alle 16:45 sul giornale del 27 novembre 2010 - 581 letture
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