contatore accessi free

Polveri sottili, Confartigianato: 'I divieti non devono scattare anche nell'area portuale'

Gilberto Gasparoni 3' di lettura Ancona 12/01/2011 -

Confartigianato Trasporti prende posizione sui provvedimenti che sono in corso di emanazione da parte dei comuni a partire da quello di Ancona chiedendo che nelle zone a limitazione del traffico venga esclusa l’intera area portuale comprese le vie di accesso. Il porto internazionale di Ancona, afferma Gilberto Gasparoni segretario della Confartigianato Trasporti, non può essere limitato alla circolazione dei veicoli destinati in questa area che deve continuare ad operare cosi come avviene nelle principali aree industriali, aeroportuali o interportuali.



Il porto tra l’altro a orari diversi di arrivi e partenze delle navi ciò va a cozzare contro il divieto di accesso o di uscita verso quanti utilizzano la modalità marittima per trasferire merci e persone, evitando di percorrere le strade ed autostrade italiane. Sarebbe in questo senso una contraddizione “bestiale” perché si potrebbe incentivare l’uso delle statali o delle autostrade per l’impossibilità di giungere in tempi ragionevoli nei luoghi di imbarco o sbarco. Secondo Confartigianato sarebbe sufficiente adottare il metodo utilizzato nella città di Pesaro che pur avendo limitato il traffico nel centro urbano è stata lasciata libera la circolazione sulla tratta di strada statale che attraversa la città. Un metodo analogo per l’entrata e l’uscita dal porto, significherebbe evitare il blocco della principale azienda delle Marche, che Confartigianato lo ricorda da occupazione ad oltre 6.000 addetti, evitando di penalizzare quanti lavorano per l’economia marchigiana e portuale. Se ciò non accadesse è chiaro che nella fascia ante divieto (ore,8,30) e post divieto (ore 18)ed in particolare nella fascia del pranzo dalle 12 alle 14,30 di libera circolazione avremo tutti i giorni colonne infinite di TIR ed automezzi leggeri che intaseranno la viabilità cittadina di entrata ed uscita dalla città, oltre chè tantissimi automezzi bloccati in sosta nell’ambito portuale. Sarebbe in sostanza un provvedimento fortemente dannoso per tutti.

Confartigianato pertanto auspica che l’amministrazione comunale di Ancona nel confronto che sarà avviato con i rappresentanti delle Associazioni degli imprenditori, tenga nella dovuta considerazione quanti lavorano per la crescita del territorio e della città e nello stesso tempo venga sviluppato il trasporto pubblico locale onde contenere la quantità di vetture che si muovono nelle città. Confartigianato Trasporti si appella agli amministratori anconetani e dei comuni viciniori affinché vengano adottati provvedimenti efficaci ed efficienti senza con questo creare particolari problemi a quanti con i veicoli industriali, leggeri e pesanti sono chiamati ad erogare servizi per un corretto e puntuale svolgimento dei servizi alle imprese ed ai cittadini Il provvedimento approvato dalla Regione prevede le restrizioni per i veicoli diesel, pre euro e fino ad euro 2, e la riduzione delle emissioni anche per il sistema produttivo . Confartigianato, chiede la massima attenzione ai sindaci affinché vengano individuate le aree nelle quali sia efficace la riduzione delle emissioni, senza però, penalizzare oltre misura le attività economiche che con tanta difficoltà tentano di sopravvivere alla crisi.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 12-01-2011 alle 16:49 sul giornale del 13 gennaio 2011 - 859 letture

In questo articolo si parla di porto, attualità, ancona, Confartigianato Trasporti Marche, tir, gilberto gasparoni, pm10

Licenza Creative Commons L'indirizzo breve è https://vivere.me/gfL





logoEV
logoEV