Crisi: serve una strategia comune, l'assessore Giannini ospite dell'assemblea Cna

Troppa burocrazia uccide le piccole imprese, soprattutto in tempi di crisi, come questi. Pesa anche una grave assenza di strategia che spinga a puntare tutti insieme verso un’unica direzione.
Delle prospettive economiche future per le Marche e il territorio della provincia di Ancona, e di come possono intervenire le istituzioni a sostegno del mondo produttivo, si è discusso nella serata di martedì 26 luglio scorso, in occasione dell’Assemblea della Cna provinciale di Ancona svoltasi presso il centro direzionale Cna della Baraccola. Ospite l’assessore regionale alle attività produttive Sara Giannini, seduta al tavolo dei relatori, di fronte ad una nutrita platea di imprenditori e dirigenti dell’associazione, insieme al presidente regionale Cna Renato Picciaiola, al presidente provinciale Marco Tiranti, al direttore provinciale Otello Gregorini e alla vice presidente provinciale Alberta Cantiani.
In apertura, Gregorini ha ricordato l’accordo siglato tra Cna, Cgia e Regione Marche che definisce una serie di impegni politici e misure coerenti con l’obiettivo di un sostegno attivo al tessuto produttivo e al sistema delle piccole e medie imprese al fine di rilanciare gli investimenti, il riposizionamento competitivo ed occupazionale e il superamento delle difficoltà derivanti dalla crisi in atto. Una collaborazione che ha già portato, come risultato concreto, alla nascita del C.R.A.I. (Centro regionale per l’Assistenza all’Impresa) che rappresenta lo strumento attivato dal sistema Cna in funzione della legislazione regionale messa in atto in tema di semplificazione. Il confronto tra imprenditori e assessore Giannini è stato aperto e costruttivo e diversi sono stati i temi indicati tra quelli di maggiore attualità. Innanzitutto, la necessità che nel Paese si metta in atto una strategia comune contro la crisi, che vengano quindi individuati quali sono i settori su cui puntare al fine di concentrarvi tutti gli sforzi e non disperdere preziose energie.
Per quanto riguarda un altro annoso problema che affligge le piccole e medie imprese, ovvero i tempi di pagamento da parte delle PA, la Giannini ha ricordato l’accordo siglato con l’ABI ma ha altresì detto che occorre vigilare attentamente sull’atteggiamento delle Banche che continuano in ogni caso a penalizzare le piccole imprese. Grande attenzione è stata dedicata al tema delle infrastrutture, legate, in questo particolare momento, anche al tema dell’energia e quindi del rigassificatore Api a Falconara Marittima. “Dire sì al rigassificatore – ha detto Sara Giannini – significa mettere la Regione nella possibilità di controllare l’operato dell’Api e di fare in modo che quell’industria riduca drasticamente la sua capacità inquinante sul territorio. Significa anche dare un futuro al porto di Ancona la cui attività dipende in larga parte dalla presenza dell’Api”. Molto interessante l’intervento di Francesca Petrini, presidente provinciale Cna Alimentare, che ha puntato il dito contro la troppa burocrazia: “Per far fronte agli innumerevoli oneri burocratici – ha detto la Petrini – non riusciamo a fare gli imprenditori.
Le piccole aziende infatti non hanno flotte di impiegati che smaltiscono la burocrazia come le grandi industrie. Abbiamo necessità di semplificare altrimenti andremo a fondo”. In conclusione, massimo accordo nel constatare che questa crisi cambierà tutti; ognuno, nel proprio ruolo, sarà infine diverso: istituzioni, associazioni, banche, imprese… “In un momento di crisi come questo – ha detto l’assessore regionale Giannini – ognuno tende a difendere i propri privilegi per paura di perderli e in questo la politica spesso non dà buon esempio. Ma sono d’accordo con la Cna quando asserisce che è da qui che si deve partire”.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 27-07-2011 alle 17:04 sul giornale del 28 luglio 2011 - 1468 letture
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