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Tagliacozzo (Idv): su programma di Ancona e Liceo Savoia, 'Gramillano a casa'

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Se qualcuno avesse la curiosità di andarsi a rileggere il programma della coalizione di centro sinistra con il quale, nel giugno del 2009, Gramillano chiedeva il voto ai cittadini del capoluogo, beh più di una qualche sorpresa ne ricaverebbe. Basti pensare che parlando della riqualificazione del centro storico nelle premesse fra l’altro si legge: “Gli interventi nel centro città si pongono l’obiettivo di rilanciare la parte storica di Ancona, che oggi ospita le tradizionali attività commerciali e di ristorazione. Prosegue...

In particolare: - valorizzando e qualificando il mercato ambulante “storico” di C.so Mazzini; - rilanciando la funzione del Mercato delle erbe; - favorendo attività artigianali e commerciali; - realizzando spazi culturali multifunzionali, anche mediante l’utilizzo di edifici in degrado. - ristrutturando il fronte a mare – Water Front, del porto storico, dopo aver definitivamente individuato il progetto di insediamento produttivo artigianale/industriale, a seguito dello spostamento della FIERA e dei pescherecci e delle strutture connesse”.

Davvero sconcertante vedere come a distanza di oltre due anni Gramillano, sempre più novello Berlusconi, oltre a non far nulla, abbia rinnegato impegni e strategie pur di conservare la titolarità del suo poltronificio. Basti pensare alla mancata riqualificazione del mercato delle Erbe e di piazza Cavour e al Metropolitan che è ancora lì, fatiscente. Quanto poi a favorire le attività artigianali e commerciali basterebbe rivolgersi alle associazioni di categoria pronte a scendere in piazza per protesta e che gridano a gran voce “Gramillano a casa”. Che dire poi di un fronte mare inseguito da decenni come una chimera?

IdV ha individuato un project financing su via XXIX Settembre con parking da 300 posti, collegamento fra Mole e centro città, locali pubblici nel sottomare e nuovo affaccio sul porto ma non è stata ascoltata perché le idee di buon governo Gramillano non le ascolta, impegnato com’è a distruggere Ancona mentre il resto della regione gode e ride (proprio come fa l’Europa con Berlusconi). Ma tutto questo per Gramillano è ostrogoto. Il sindaco purtroppo parla un’altra lingua convinto com’è che la città lo voglia a tutti i costi e lo ami alla…follia.

Ma con chi parla Gramillano? Noi non riusciamo ad andare in giro per Ancona perché tutti ci fermano per chiederci “ma quando lo mandate a casa?”. La vera follia è quella istituzionale con un sindaco ed una giunta che hanno sostanzialmente rotto i rapporti con Regione e Provincia pur di non perdere il vetero comunista Duca. Ovviamente la querelle sulla destinazione dell’ex liceo scientifico si innesta su questa linea fatta di ripicche e vendette. Se l’impegno preso a suo tempo con la Provincia per il “Savoia” non è più attuale, lo si ridiscuta con le necessarie verifiche, con gli indispensabili approfondimenti. Non ci vuol fare più il parcheggio: lo si discuta. Ci si vuol portare la Provincia, comunque di per se attrattrice di traffico: lo si ragioni. Ci si vuol fare una grande rotatoria abbattendo tout court l’edificio: ci si confronti.

Purtroppo nulla di tutto ciò avviene ed è per questo che è indispensabile che le forze politiche responsabili di centrosinistra si accordino per andare a votare nel 2012 sulla base di un programma serio da attuare immediatamente. Altrimenti gli anconetani non faranno ulteriori sconti al centrosinistra.



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Questo è un articolo pubblicato il 27-10-2011 alle 17:39 sul giornale del 28 ottobre 2011 - 465 letture