contatore accessi free
SEI IN > VIVERE ANCONA > ATTUALITA'

comunicato stampa
Al Rotary Conero si è riacceso il dibattito sul rigassificatore, presente l'AD Api

2' di lettura
4381

Il dibattito sul rigassificatore è tornato ad accendersi giovedì sera al Rotary Ancona Conero, quando alla conviviale organizzata dal club si sono trovati fianco a fianco l’amministratore delegato Api Giancarlo Cogliati e il Comitato “Rigassificatore, No grazie”, rappresentato dall’avvocato Anna Maria Ragaini e dall’ingegner Sauro Pigini.

Le ragioni del sì e le ragioni del no all’impianto sono state illustrate agli ospiti del Club. Il confronto si è fatto vibrante quando sono stati trattati gli aspetti relativi alla sicurezza e all’impatto ambientale dei nuovi impianti. Da una parte, Giancarlo Cogliati ha affermato che il nuovo impianto è sicuro, che non si sono mai verificati «disastri, esplosioni, incidenti rilevanti in tutti i rigassificatori realizzati finora» e che l’impatto sul territorio «è limitatissimo».

Dall’altra, i rappresentanti del Comitati hanno parlato di «impatto ambientale fortissimo, in quanto l’impianto immette in mare candeggina in concentrazioni elevatissime», ed hanno inoltre ricordato che la cd. Legge Seveso attribuisce un «rischio rilevante di incidente agli impianti a mare come quello progettato a Falconara». L’aspetto ambientale è stato trattato dal Comitato anche in forma di una favola per bambini dal titolo «Tritolone il vomitone», edita da Controvento Editrice.

Nel dettaglio, l’ad Api, Giancarlo Cogliati, ha illustrato le caratteristiche tecniche dell’impianto, da lui definito «non un vero e proprio rigassificatore, ma un terminale di scarico di gas metano liquefatto, che sfrutterà una piattaforma già esistente a 16 km dalle coste falconaresi. La piattaforma verrà modificata per l’approdo di una nave gasiera, carica di gas metano liquido» che l’impianto riporta allo stato gassoso. La parte più consistente del progetto prevede la realizzazione di una condotta a mare di 16 km e di una a terra di circa 4 km, che consentiranno di trasportare il gas dall’attuale terminale petrolifero alla rete Snam di Rocca Priora. «L’impianto – ha affermato Cogliati –vedrà arrivare circa 40 metaniere l’anno e dovrebbe portare ricavi pari a circa 2 milioni l’anno in più al porto di Ancona».