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Antonio Di Pietro ad Ancona: 'Berlusconi come il Rais, elezioni subito', il video

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Antonio Di Pietro ad Ancona

Una fetta sempre più ampia di popolazione è al di sotto della soglia di povertà e Berlusconi dice che i ristoranti in Italia sono sempre pieni. Chi parla così ha la mente di un uomo chiuso come in bunker. Di uno che della realtà che ha davanti non se ne accorge, proprio come un Saddam o un Gheddafi di turno che seppure sull’orlo del baratro dicevano ancora di vedere la vittoria vicina. E' così che commenta su Berlusconi l'Onorevole Antonio Di Pietro arrivato in serata in Ancona per incontrare il suo partito nelle Marche.

Di Pietro non ha dubbi su quello che servirebbe al Paese per uscire dalla crisi politica e dalla situazione paradossale in cui questo Governo ci ha cacciato. La soluzione sarebbe quella di ricorrere subito alle elezioni e se dovesse servire anche a un governo tecnico transitorio. Vi sono priorità che aspettano da troppo tempo di essere portate a termine. Poichè - ha spiegato poi - "Quello che non possiamo accettare è che paghino sempre le stesse fasce sociali."

Due le priorità da mettere in agenda per Di Pietro: una legge elettorale degna di tale nome che ci prevenga da amministratori con precedenti o processi penali sulle spalle oppure da doppi incarichi. La seconda sarebbe la necessità di una una manovra seria che non faccia "macelleria sociale" la stragrande maggioranza della popolazione che crea reddito e lasciando pascere quel 10% ricco.

"Siamo arrivati ad un punto - ha affermato il leader dell'Idv - in cui è d'obbligo ricercare e far pagare ai colpevoli il costo di questo disastro. Per far si che ciò accada bisogna agire in fretta, poichè siamo di fronte a un presidente del Consiglio che come ogni Rais alla fine del suo regime sta solo aspettando che cada. E la fine è vicina: è questione di tempo.

Caduto Berlusconi, secondo Di Pietro, godremo dell’effetto positivo, ma necessita un lavoro di preparazione ora per il dopo. Valutare i programmi in modo serio e condiviso. E per le prospettive future nulla sarà lasciato al caso, nè tantomeno il consenso ad un governo che non corrisponde alle nostre esigenze politiche. "Nessun governo - ha proseguito Di Pietro - fatto al buio, dunque, ma chiare proposte. Il sistema da ideare dovrà essere bipolare e l’alternativa che abbiamo in mente c'è: è già nata a Vasto. Ma non si esclude, anche se poi saranno le parti politiche in questione eventualmente a determinarla, una possibile esportazione del 'modello Marchigiano'. L’intento di Bersani che vuole portare con noi l’UdC è nobile, ma non dipende da noi l’esito: sarà l’Udc a scegliere da che parte stare e se sceglierà l'Idv dovrà confrontarsi con i nostri programmi."

"Alle prossime elezioni - ha detto Di Pietro avviandosi verso la conclusione - ci impegneremo a fare una patrimoniale ai grandi patrimoni, ideare dei contributi di solidarietà, tagliare i costi della politica e gli sprechi”. Sul tema "caldo" dei vitalizi, molto discusso anche a livello locale, parla di privilegi da abolire con "effetto immediato e retroattivo" poichè fare politica non debba comportare la scelta di privilegi, nè i vitalizi essere precondizioni per candidati.

Sulla scia delle parole del Capo dello Stato, Di Pietro, è d’accordo: “Il Governo deve rispettare gli impegni presi e non dare segni di debolezza", Per far ciò bisogna avere un Governo e un Parlamento credibili. "E ora siamo in attesa - ha poi concluso - per il 'si' di Napolitano di mandare a andare a casa questo governo e poter fare elezioni subito."



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Antonio Di Pietro ad Ancona

Questo è un articolo pubblicato il 04-11-2011 alle 23:38 sul giornale del 05 novembre 2011 - 764 letture