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comunicato stampa

Eusebi: Gramillano non vuole accorgersi della decadenza della città

3' di lettura

Paolo Eusebi

E’ davvero sconcertante la dichiarazione soddisfatta del sindaco Gramillano per quelli che a suo giudizio sarebbero due risultati importanti. Il regolamento sul patrimonio comunale ma soprattutto il quadro di indirizzo strategico in cui inserire le varianti urbanistiche.

Un atto, quest’ultimo, che sempre a suo giudizio coniugherebbe trasparenza e condivisione. Sulla trasparenza stendiamo un velo pietoso, e quell’atto se lo sono condivisi in minoranza e dentro casa. Come se non si fosse neppure accorto di come il Consiglio procedesse nei suoi lavori o di come l’atteggiamento dell’IdV fosse improntato ad un alto senso di responsabilità. Ma nella sua logica, che è quella del “muoia Sansone con tutti i filistei” e ci scusiamo con Sansone, non si accorge o meglio non vuole accorgersi della decadenza della città, delle macerie che egli crea intorno, nel suo partito, in quella che dovrà essere la prossima coalizione di primavera.

Perfino i suoi fedelissimi cominciano a capire cosa sta accadendo indipendentemente da quanto dice il vetero comunista Duca che con strabismo politico vede l’IdV addirittura alleato del Pdl contro Ancona, come se Ancona non sapesse chi lavora per costruire il futuro. Figurarsi quindi se Gramillano possa capire l’atteggiamento e la scelta dell’IdV. Un atteggiamento come sempre responsabile e costruttivo per salvaguardare i legittimi interessi della città, per conservare corretti rapporti istituzionali con la Regione e poi per il rispetto dovuto al Pd con il quale ci si dovrà confrontare per rilanciare il ruolo del capoluogo dopo l’attuale negativa esperienza e con i cui dirigenti migliori l’Italia dei Valori, nonostante lui, ha mantenuto rapporti improntati al confronto serio. Tornando alla mozione presentata dalla pseudo maggioranza, c’è da dire che si voleva far passare per semplice variante un articolato intervento urbanistico massicciamente invasivo destinato a modificare non poco la vita stessa della città. C’erano, ovviamente l’ex Lancisi, il Salesi e l’Inrca ma c’erano anche altre operazioni di cui la città non ha mai discusso e di cui in questo Consiglio non si è mai parlato. Una seria politica urbanistica non si può fare con varianti parziali in continua successione.

Relativamente agli impegni presi col protocollo d’intesa con la Regione, l’IdV ribadisce la necessità che la stessa Regione dovrà onorare tutti gli impegni assunti verso il capoluogo nella consapevolezza che Ancona non può abdicare ai suoi elevati standard in tema di sanità e di servizi sociosanitari così come ha l’assoluta esigenza di garantire alla propria popolazione anziana in costante crescita una rete di supporto moderna e funzionale. In proposito ricordo che le eccellenze sanitarie presenti sul territorio, la facoltà di medicina e un importante centro di ricerca come l'Inrca sono opportunità da cogliere per migliorare l’assistenza ai cittadini e per sostenere lo sviluppo della città. Qualità e tempestività degli interventi, riduzione delle liste di attesa ma anche adeguamento dei pronto soccorso di Torrette e della nuova Inrca - Ancona Sud - Osimo alle esigenze della città di cui sono e devono rimanere anche punti di primo intervento efficienti, anche previo adeguato collegamento con una metropolitana di superficie. Per decongestionare il “sistema ospedaliero”.


Va potenziata la rete territoriale dei medici di medicina di base, a partire dalla specialistica ambulatoriale e vanno meglio registrati i Poliambulatori, così come va esaltata la funzionalità dei medici base con strumenti informatici collegati con le strutture ospedaliere regionali. Ecco, questa per l’IdV è la linea da seguire e questi sono gli obiettivi da perseguire per dare un senso pieno e partecipato all’operazione maxivariante, altro che i blitz minoritari di un apprendista sindaco mal consigliato.



Paolo Eusebi

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 23-11-2011 alle 23:26 sul giornale del 24 novembre 2011 - 555 letture