Sicurezza sul lavoro: la provincia di Ancona è la città con più alta mortalità

Dopo l'incontro avvenuto lunedì nella Prefettura di Ancona tra una delegazione della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli infortuni sul lavoro e i soggetti istituzionali e sociali della Regione Marche competenti per tutela della salute e della sicurezza sul lavoro si è giunti alla constatazione attraverso dati Inail di un preoccupante fenomeno in ambito della sicurezza del lavoro: Ancona è tra le le provincie delle Marche più colpite.
Un'iniziativa volta ad approfondire e verificare, nelle diverse regioni italiane, lo stato di avanzamento e le problematiche dell'attuazione delle nuove disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro ed in particolare sulla prevenzione e contrasto agli infortuni che avvengono nei luoghi di lavoro così come le malattie professionali.
"Il risultato di questo incontro - ha affermato Oreste Tofani presidente della commissione di inchiesta - è una riflessione sulla situazione attuale della sicurezza sul lavoro. Secondo uno studio Inail, non ancora ufficiali, tra il 2010 ed il 2011 sono visibilmente aumentati i casi di mortalità sul lavoro."
"Le commissioni parlamentari - ha proseguito Tofani - servono a creare dialogo con tutti gli altri soggetti, dalla magistratura alle Forze dell'ordine, dalle organizzazioni rappresentative dei lavoratori e dei datori di lavoro. L'obiettivo primario è esaminare insieme le problematiche, mantenere un monitoraggio e soprattutto un controllo da parte dello stato sulle condizioni di sicurezza sul lavoro a livello locale. E' difficile far rispettare le nuove disposizioni nell'ambito non tanto nelle grandi realtà, quanto nelle medie e piccole aziende."
"La mortalità sul lavoro - ha concluso la senatrice Pd Silvana Amati - è un punto critico, siamo al 9° posto al livello nazionale ed é quindi necessario creare una sinergia positiva."
Gli elaborati dell'Inail (2006-2010) parlano chiaro nella Regione Marche per i dipendenti dell'agricoltura, industria e servizi e dipendenti statali sono dati sconcertanti. Da notare infatti che tra gennaio e novembre 2010 e gennaio e novembre 2011 i casi di mortalità sono notevolmente aumentati e ciò nel solo arco di un anno. Passando da 23 decessi sul luogo di lavoro del 2010 ai ben 39 del 2011.
Altro dato significativo è anche che si muore più spesso mentre si lavora ma in itinere. 16 di 26 incidenti mortali sul lavoro sono avvenuti sulla strada. E' allerta, dunque, anche per il sistema viario e il punto della situazione sarà fatto in collaborazione con la polizia stradale. Nella Regione le province di Ancona e Pesaro (rispettivamente 8.828 e 6.351 nel 2010) risultano più colpite da questo fenomeno sia a livello di infortuni che di casi di mortalità. Questi ultimi risultano infatti ridotti nelle altre province marchigiane come Ascoli, Marcerata, Fermo, ma non in Ancona e Pesaro. Da notare anche l'aumento delle denuncie di malattie professionali che va da un totale 1.857 del 2006 a 2.680 del 2010.
Nonostante i dati Inail riportino tristi realtà, essi considerano solo una parte di lavoratori, quelli in regola ed iscritti, senza considerare la massa di lavoratori che ogni giorno lavora in nero. La situazione della sicurezza sul lavoro, dunque, è sicuramente una questione degna di nota e di riflessione e soprattutto una situazione che va risolta, nei limiti del possibile, al più presto per il bene di tutta la Regione.
Questo è un articolo pubblicato il 13-12-2011 alle 00:20 sul giornale del 13 dicembre 2011 - 1159 letture
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