Duca (Sel): dimissioni Gramillano,'A Bologna vige la legge italiana, in Ancona...'

A Bologna vige la legge italiana, in Ancona pareri ciclostilati. A Bologna, città capoluogo di regione, il Sindaco (PD), nel rispetto della legge, ha presentato le proprie dimissioni al Consiglio.
Nel rispetto della legge, si è rivolto al Presidente del Consiglio e al Consiglio. Successivamente il Comune ha informato la Prefettura di Bologna. In Ancona, capoluogo di regione come Bologna, il Sindaco (PD), obbedendo all'imposizione del PD, del Partito Favista e dell'UdC, ha presentato le proprie dimissioni, alle 14,21 del 4 febbraio, ad un Protocollo chiuso al pubblico.
Alle 14.24 il Comune chiuso, ha protocollato, su richiesta della Prefettura (evidentemente informata dell'atto ed in modo del tutto irrituale), la lettera di dimissioni del Sindaco. Alla Presidente del Consiglio, l'Organo rappresentativo del Consiglio, come stabilito dallo Statuto di Ancona, le dimissioni del Sindaco sono state notificate solo il 6 febbraio, alle 13.42!
Eppure il dirigente della Prefettura di Ancona, non tenendo conto che c'è una legge e uno Statuto comunale, liquida "la pratichetta" delle dimissioni del Sindaco del capoluogo, richiamando le dimissioni del precedente Sindaco di Ancona, presentate con tutt'altre modalità al Consiglio e al Presidente del Consiglio. Quanto a giurisprudenza ce ne è a iosa, con i più disparati esiti.
Ma in Ancona, non solo su questo tema, è da tempo che non vigono le leggi italiane. L'importante è che siano felici e contenti il Pd, Il Partito Favista e l'UdC che si sono accordati, almeno su un punto: Gramillano a casa! Il secondo Sindaco PD liquidato in tre anni!
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 11-02-2012 alle 16:17 sul giornale del 13 febbraio 2012 - 705 letture
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