comunicato stampa
Confartigianato e Cna: sinistri, 'Nuove norme penalizzano automobilisti e carrozzieri'

Sono più di 700 i carrozzieri indipendenti delle Marche, quelli che non sono legati alle compagnie di assicurazione da specifiche convenzioni. Rappresentano il 70 per cento delle autofficine marchigiane e rischiano si essere tagliati fuori dal mercato delle auto incidentate. In Italia le imprese di carrozzeria sono 17 mila ed i due terzi sono officine indipendenti
. “Siamo sul piede di guerra” affermano i presidenti degli autoriparatori Cna Paolo Morbidoni e della Confartigianato Claudio Chiacchiera “perchè il decreto liberalizzazioni del 24 gennaio scorso, tra le tante cose positive per la concorrenza e la libertà d’impresa in diversi settori, contiene anche una norma che affosserà le nostre officine. Infatti gli automobilisti che sceglieranno di farsi riparare l’auto incidentata dal loro carrozziere di fiducia anziché da quelli convenzionati con le compagnie di assicurazione, si vedranno ridotto il risarcimento del danno del 30 per cento. Un salasso che penalizzerà sia gli utenti sia gli autoriparatori indipendenti, svantaggiati nella competizione con le autofficine scelte dalle assicurazioni. Inoltre questo provvedimento rafforza il monopolio, già esagerato delle assicurazioni e va contro lo spirito del decreto liberalizzazioni nel quale è compreso”.
La mobilitazione dei carrozzieri marchigiani prenderà il via sabato 18 febbraio ad Ancona. Nell’auditorium della Confartigianato Marche, via Fioretti 2/A si ritroveranno i titolari delle autofficine associate a Cna e Confartigianato per confrontarsi con i Parlamentari eletti nella regione ed invitarli a presentare in sede di conversione del Decreto legge, un emendamento finalizzato alla modifica del “famigerato” art. 29, in modo da eliminare ogni discriminazione fra carrozzieri indipendenti e convenzionati. All’incontro sono invitati anche gli organi d’informazione. Vi parteciperanno il presidente nazionale degli autoriparatori Confartigianato Silvano Fogarollo e il segretario nazionale degli autoriparatori Cna Mario Turco.
Inoltre i presidenti ed i segretari regionali degli autoriparatori: Paolo Morbidoni e Roberto Tontini per la Cna e Claudio Chiacchiera e Franco Gattari per la Confartigianato. Saranno inoltre presenti i presidenti regionali Confartigianato marche Salvatore Fortuna e Cna Marche Renato Picciaiola. “Se questa assurda penalizzazione non dovesse essere cancellata dal Parlamento” precisano Confartigianato e Cna “saranno centinaia le imprese di autoriparazione che chiuderanno bottega, con pesanti conseguenze per l’occupazione del settore, che da alcuni anni vive un momento difficile per la crisi che porta gli automobilisti a tenersi l’auto ammaccata o a rinviare a tempi migliori i controlli su componenti importanti per la sicurezza stradale. Già dal 2008 ad oggi oltre 150 carrozzerie marchigiane, una sera hanno tirato giù la serranda per non rialzarla mai più. Se perderanno anche i clienti coperti da polizze assicurative ancora diverse centinaia di imprenditori del settore, saranno costretti a cessare l’attività. Per questo la nostra mobilitazione proseguirà fino all’eliminazione di questa ingiusta norma discriminatoria”

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