Zinni (Pdl): Stabile, 'Più trasparenza. Insanabile spaccatura Favia-Gramillano'

“Quando ho letto i verbali del Collegio dei Revisori dei Conti del Comune di Ancona – dice il Consigliere Regionale e Comunale del PDL Giovanni Zinni – ho preso atto che gli stessi, essendo stati trasmessi alla Corte dei Conti, hanno la valenza sostanziale di una denuncia nei confronti della Amministrazione Comunale e della Fondazione del Teatro Stabile per condotta irregolare.
I verbali, infatti, esprimono senza possibilità di fraintendimento, l'esistenza di condotte non corrette del CdA dello Stabile e del Comune di Ancona nel corso degli anni. In particolare viene contestato dai Revisori del Comune di Ancona l'accensione di due mutui da parte della Fondazione per la copertura di spese correnti (perdite di esercizio) e non di investimenti, cosa vietata dalla legge, per oltre 3.500.000 euro, la non unanimità all'epoca del CdA su tale scelta, l'rregolarità delle delibere del Consiglio Comunale di emissione di due fidejussioni a garanzia di mutui per spese correnti, ecc.. In questo delicato momento di crisi economica la gente non comprende più l'indebitamento pubblico, a fronte dei propri sacrifici nel pagare le tasse, nemmeno per garantire la produzione teatrale di prosa e di lirica. E' ora che la politica si assuma delle responsabilità nel fare scelte chiare in ambito teatrale. Il Teatro Stabile non può andare avanti così con queste perdite di esercizio, ma nemmeno la Fondazione delle Muse può dormire sonni tranquilli.
Ci vuole più rispetto per i cittadini: il centro sinistra anconetano in questi dieci anni ha massacrato i bilanci comunali con una gestione fin troppo allegra dei contenitori teatrali. Non so cosa farà la Corte dei Conti, ma sono preoccupato per queste passività elevate e per questa condotta, a parere dei Revisori dei Conti, irregolare.
Che fine farà il personale del teatro Stabile qualora ci sia la liquidazione? Perché dopo aver lavorato bene con ottimi risultati queste persone rischiano di subire l'irresponsabile gestione della politica del centro sinistra? Perché il Sindaco Gramillano ha sottaciuto alla verità e non ha cercato soluzioni serie, vista la manifesta insostenibilità del modello organizzativo del Teatro Stabile?
Non c'è scampo: qualcuno deve mettere mano alla gestione dei teatri con serietà oggi per salvare il salvabile e ci vuole più trasparenza. La spaccatura Gramillano-Favia è insanabile: il Sindaco lasci per davvero e andiamo a votare, in maniera tale che la nuova amministrazione comunale sia decisionista sulle politiche teatrali“
Questo è un articolo pubblicato il 21-02-2012 alle 17:36 sul giornale del 22 febbraio 2012 - 1036 letture
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