Duca (Sel): 'Onore al bordello Marche! La firma un atto da non stracciare'

La “firma”: l’onore, il disonore e il “bordello Marche”. Il segretario cittadino del PD ha preteso, dal Sindaco e dai propri Consiglieri la “firma”, di proprio pugno, su uno scritto con l’impegno individuale, a sostegno del programma votato dal Consiglio comunale il 25 luglio 2011.
Il Sindaco e 15 Consiglieri PD, lo hanno firmato! Dopo poche ore i Segretari PD, PSI e API hanno firmato un altro programma e altri impegni. Cosa faranno il Sindaco e i 15 Consiglieri PD, il Consigliere PSI e la Consigliera di V.A.-API che con lo scrivente hanno firmato il medesimo accordo?
Onoreranno, uomini e donne eletti dai cittadini, la propria firma e il proprio impegno? Oppure lo stracceranno come se niente fosse?
Lo vedremo nei prossimi giorni. In politica, come nella vita, la “firma”, serve per emettere assegni e cambiali, contrarre matrimoni, acquistare casa o automobile.
E’ la sottoscrizione, con nome e cognome, di uno scritto, di un atto che produce effetti da “onorare”. Chi non la rispetta disonora se stesso. Se i Consiglieri che, come me hanno firmato, rispetteranno il proprio “onore”, la maggioranza a sostegno del Sindaco sarà composta da quattro Consiglieri comunali.
Buon lavoro ai quattro Consiglieri, ai Segretari dei Partiti PD, PSI e API e al “bordello Marche”.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 24-02-2012 alle 13:45 sul giornale del 25 febbraio 2012 - 646 letture
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