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Camerano: rapina a Banca Marche, arrestato anche il Capo-banda 'vicino' alla Camorra

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carabinieri

E' stato identificato il Capo della banda napoletana che era riuscito a fuggire nel mese scorso, dopo una rapina a Banca Marche di Camerano. Droga e rapine areno il suo vizio, proprio come gli altri due membri della banda. Tutti vicini a noti clan camorristici.

Si è conclusa ieri sera, intorno alle ore 22, l’operazione denominata “Tamburo”, coordinata dal Capitano dei Carabinieri di Osimo Raffaele Conforti in collaborazione con i colleghi di Napoli-Stella. Un'attività di giudiziaria diretta dal Comandante della Stazione di Castelfidardo Enrico Domenico Grossi insieme al Comandante della Stazione di Napoli-Arenaccia Franco Colella. Il tutto in sinergia con il Sostituto Procuratore Rosario Lioniello della Procura di Ancona.

Dopo le indagini investigative emerse dalle tre rapine consumate con analogo “modus operandi” presso la Banca Marche ad Aspio di Camerano, la Banca Carilo filiale di Castelfidardo e presso la Banca Unicredit filiale di Osimo Stazione, assaltate tra il gennaio e gli inizi del febbraio scorso si é riusciuti ad individuare il capo-banda, nonchè la mente che era riuscito a darsi alla fuga l'8 febbraio scorso con un bottino di 50mila euro.

Si tratta del 36enne napoletano Emiliano Brullino. Anche lui con il vizio della droga e delle rapine. L'uomo era già noto alle Forze dell'Ordine per altri reati tra i quali diverse rapine aggravate, ma anche sequestro di persona consumate negli ultimi 5 anni. Brullino viveva abitualmente di proventi illeciti ed non era estraneo alla Camorra: imparentato e “vicino” a noti clan criminali napoletani gravitanti nella città partenopea in zona “Forcella-Arenaccia” e “Quartiere Miracoli”.

Una volta individuato i covi, dove l'uomo si nascondeva, insieme alla sua compagna 30enne, é scattata l'azione dei militari: circondati i due condomini per poi fare irruzione all'interno. Ma Brullino non era in casa come, invece, la sua convivente. La donna, infatti, riferiva di aver interrotto la relazione con il ricercato e di non conoscere il suo attuale recapito.

E così che, dopo aver passato al setaccio tutto il litorale domiziano, dove l'uomo pare avesse conoscenti e parenti, il malvivente é stato arrestato. Una corsa all'uomo fino alle 21, quando sentendosi ormai braccato, si é presentato di sua spontanea volontà nel Carcere di Cassino. Per lui sono scattate le manette per rapina aggravata in concorso e continuata a danno di vari istituti di credito.



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Questo è un articolo pubblicato il 01-03-2012 alle 17:36 sul giornale del 02 marzo 2012 - 2537 letture