Il museo (si) mostra: capolavori del Seicento nella Pinacoteca Civica di Ancona

Nonostante la chiusura avvenuta all’inizio dell’anno per il completamento dei lavori di restauro e ampliamento della sede di via Pizzecolli, le iniziative della Pinacoteca civica non hanno subito una battuta d’arresto.
Le attività espositive e di valorizzazione del patrimonio culturale – come aveva sottolineato nel dare l’annuncio della chiusura di palazzo Bosdari la direttrice dei Musei cittadini, Costanza Costanzi – avranno una accoglienza adeguata sia al Museo della Città, sia nelle sale del Museo Archeologico Nazionale, sia alla Mole Vanvitelliana.
E con riguardo a quest’ultima, prestigiosa sede, ideata e realizzata per dare, appunto, continuità all’attività della Pinacoteca, la mostra che si inaugura oggi, espone un nucleo qualitativamente rappresentativo di opere, che consentono di ripercorrere alcuni dei principali movimenti figurativi del ‘600, secolo complesso ed affascinante, che segna la nascita dello stato moderno.
La straordinaria ricettività delle Marche nei confronti delle espressioni artistiche che caratterizzano il secolo XVII nei grandi centri della penisola - da Roma, a Bologna, a Venezia –si rispecchia oggi fedelmente nel composito sistema delle raccolte museali sparse nel territorio.
Tra queste, una indiscussa eccellenza è la Pinacoteca Civica “F.Podesti” di Ancona, che del Seicento artistico e della sua molteplicità di linguaggi offre un palinsesto esemplare di opere, testimonianza degli indirizzi e dei fenomeni dominanti nel ‘600 italiano: l’arte devozionale della Controriforma con la stralunata e inquieta pittura di Andrea Lilli, il caravaggismo nella resa quieta ed assorta di Giovan Francesco Guerrieri e dello Spadarino, o nella versione magica e negromantica di Angelo Caroselli, il classicismo bolognese con due capolavori del Guercino maturo, la lezione barocca filtrata attraverso il rigore formale di Carlo Maratti e della sua scuola, il ‘cortonesco’ Ciro Ferri, e poi ancora il Sassoferrato, Bernardo Strozzi, il romano Giacinto Brandi etc., cui si affiancano altri dipinti ‘da cavalletto’, provenienti dalla prestigiosa collezione privata anconetana dei Conti Camerata, oggi di proprietà comunale.
ANCONA, Sale Museo Omero [logo Museo Omero]
1 marzo 2012 - 30 aprile 2012
INGRESSO GRATUITO
Orario: giovedì e venerdì: 16-19
sabato e domenica: 10- 13; 16-19
visite guidate su prenotazione a cura della coop. Artes
info e prenotazioni: Museo della Città 071-2225037
www.anconacultura.it
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 02-03-2012 alle 00:37 sul giornale del 02 marzo 2012 - 620 letture
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