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Il PD provinciale chiede di rivedere il Patto di stabilità

Emanuele Lodolini 1' di lettura Ancona 06/03/2012 - Il PD chiede di rivedere il Patto di stabilità perché così com’è non garantisce una efficace azione di contenimento della spesa corrente e blocca gli investimenti.

Rivedere il Patto di stabilità, con interventi che vanno dalle modifiche dell'IMU alla richiesta di sbloccare fondi per gli investimenti. Sono alcuni dei punti di un documento del Partito democratico diffuso dal Segretario provinciale Emanuele Lodolini, inviato ai Sindaci PD del territorio.

Nel documento, ampiamente recepito nel merito dall'Associazione nazionale dei Comuni italiani, il Partito democratico chiede al Governo di cambiare il Patto di stabilità perché così com’è non garantisce una efficace azione di contenimento della spesa corrente e blocca di fatto non solo i pagamenti ma gli stessi investimenti. Senza dimenticare che la grave contrazione delle risorse per il welfare pregiudica la possibilità per i Comuni di continuare a svolgere politiche di coesione sociale e limita la capacità degli stessi di far fronte al crescente bisogno di sostegno.

Nel dettaglio, il PD chiede di lasciare che i Comuni trattengano nelle proprie casse il 70% dell'IMU (a fronte del 50% oggi previsto), di eliminare tutti i vincoli gestionali e organizzativi che limitano l’autonomia dell’amministrazione e che non hanno alcun effetto sui saldi di finanza pubblica, di ridefinire i compiti e le funzioni di controllo e di indirizzo della Corte dei Conti e di permettere, grazie ad un fondo ad hoc della Cassa Depositi e Prestiti, di sostenere l’acquisto da parte della banche dei debiti commerciali dei Comuni.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 06-03-2012 alle 16:35 sul giornale del 07 marzo 2012 - 685 letture

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